Diamo uno sguardo alla coltivazione casalinga dei peperoncini e scopriamo tutte le caratteristiche e le tipologie di questa bacca.
Il peperoncino è uno degli ingredienti principali della cucina, sfruttato per la preparazione di tantissimi piatti. In natura, il peperoncino esiste in tante diverse varietà e forme, alcune più piccanti, altre meno, altre dalla polpa spessa e croccante, altre ancora dalla polpa morbida. Inoltre, di peperoncino esistono colori diversi: rosso, verde, arancione, viola o giallo. In primavera si è soliti acquistare le piantine fresche, da piantare direttamente nel terreno.
Si tratta di piantine giovani, alte circa 10 cm, composte da 5/6 foglie, oppure si tratta di piantine singole vendute in vasetti, alte circa 15 cm e con una decina di foglie. Coltivare peperoncino in casa è una buona idea, per averlo sempre a portata di mano. In questo periodo primaverile si può procedere tranquillamente alla coltivazione, sia in terra che in vaso. Vediamo qualche informazione utile.
Se si desidera coltivare più di una piantina, bisogna tener conto della crescita, per questo motivo è sempre bene piantare le piantine a una distanza di almeno 40 cm l’una dall’altra, mettendole in fila. Una volta piantate, si appiattisce bene la terra intorno e poi si annaffia abbondantemente. Un consiglio utile è quello di mettere, accanto ad ogni piantina, dei sostegni di legno o di bambù, visto che si estendono in altezza raggiungendo anche gli 80 cm.
Dato che le bacche pesano, è bene dare loro un aiuto per restare dritte. La pianta si assicura al tutore con dei lacci. All’inizio dell’estate arriveranno i primi frutti, e la fruttificazione si protrarrà fino all’inizio dell’autunno. Ogni mese e mezzo i frutti diventano maturi, la raccolta si effettua quando il colore è omogeneo. Il terreno da utilizzare deve essere drenante, ricco di sostanze organiche.
Il peperoncino predilige un substrato sabbioso, e un pH compreso tra 5,5 e 7. Le piantine necessitano di temperature miti e di un’esposizione solare. Se il peperoncino si coltiva in vaso, è bene tenerlo in balcone o in terrazzo. Le dimensioni del vaso devono essere medie, almeno 30 cm di diametro, meglio porre sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, per drenare l’acqua.
Si irriga regolarmente, ma senza bagnare le foglie, e si somministrano periodiche concimazioni. Se possibile, meglio scegliere di posizionare il peperoncino in zone rivolte a est o ovest, o al massimo a sud-est o sud-ovest. Le posizioni a nord di solito ricevono poco sole, mentre a sud, specie durante l’estate, ricevono anche troppo sole, perciò è bene coprire le piantine con dei teli durante le giornate cocenti.
I peperoncini richiedono temperature abbastanza elevate per germinare, anche superiori ai 25 gradi. Il momento ideale per trapiantare una piantina è il mese di maggio, quando si è certi che il freddo è terminato. Bisogna tenere lontane le erbe infestanti, per una buona crescita delle piante, si può pensare anche di preparare una buona pacciamatura con paglia.
Le potature devono essere leggere, giusto per ripulire la pianta e alleggerirla da foglie e rametti secchi, ma questa operazione si effettua all’inizio della primavera, oppure durante l’inverno. Il peperoncino può essere attaccato da parassiti o da malattie fungine, come l’oidio, detto anche mal bianco, riconoscibile dalla patina bianca che lascia sulle foglie. Per prevenire le infestazioni, si consiglia di recidere le parti malate, di lavorare bene il terreno, di non irrigare troppo e di somministrare trattamenti a base di bicarbonato di potassio.