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Le rose blu esistono davvero in natura? Tutta la verità

Ma esistono davvero le rose blu? Una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita.Ecco la risposta che stavamo aspettando. 

Mazzo di rose blu – Instagram – OrizzontEnergia.it

Ammettiamolo, il mondo floreale è davvero un dono che la Natura ha tenuto in serbo per noi praticamente da sempre, offrendoci la possibilità non solo di entrare in contatto con boccioli sempre belli da vedere e colorati, ma anche di poterli coltivare in casa ed impreziosire il nostro angolo verde, che siano vasi o un giardino.

Tra i fiori che si amano particolarmente sono le rose; in commercio ve ne sono di tanti colori e tonalità, ognuno dei quali racchiude un significato ben definito. Spesso acquistati recisi come protagonisti di mazzi bellissimi, donano eleganza, seduzione e tanto amore. Chi non vorrebbe ricevere un bouquet così!

Ma le rose blu esistono davvero? La risposta che cerchi

Vaso fiori misti e rose blu – Instagram – OrizzontEnergia.it

C’è un mistero che aleggia attorno al mondo dei fiori ed in particolare ci riferiamo alla rosa blu. Ebbene sì, il riferimento musicale alla omonima canzone di Michele Zarrillo è inevitabile e sicuramente l’avrai canticchiata già leggendo le prime righe. Ma adesso torniamo alla domanda tanto attesa; ma le rose blu esistono davvero?

Non esistono in natura, quindi se oggi abbiamo le rose di questa tonalità ricca di fascino e mistero è merito dell’intervento dell’uomo. Gli scienziati infatti hanno preso a disposizione tutto ciò che la tecnologia ha offerto in questi anni decidendo di usare l’ingegneria genetica per creare una rosa dalle tonalità del blu. Dopo anni di studi e tentativi si è ottenuto il fiore blu dalla commistione del pigmento di altri fiori ed introdurlo nel DNA della rosa. Applause blue rose di Suntory è  la prima rosa blu geneticamente modificata al mondo.

Una sottile sfumatura blu ottenuta incorporando il gene del fiore della viola del pensiero blu, nel corredo genetico della rosa. Nonostante questa attività continua che ha prodotto un fiore di straordinaria bellezza, dall’altra l’ascesa e diffusione di queste rose geneticamente modificate non sono state apprezzate in toto.

Forti le preoccupazioni etiche sulla manipolazione genetica e le sue conseguenze sull’ambiente e sulla biodiversità. Mentre il mondo continua a confrontarsi con le implicazioni della biotecnologia e tutto quello che dallo studio e ricerca derivano, il futuro delle rose geneticamente modificate rimane incerto e non si sa quindi quale strada prenderà.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.