Curiosità e consigli sugli agrumi: si tratta di frutti dalle mille proprietà e dai mille utilizzi. Sono frutti molto speciali
Stiamo imparando, dunque, a conoscere la grandissima e fantastica famiglia degli agrumi. Facendo un punto della situazione, ad oggi, abbiamo imparato che esistono davvero molte specie di agrumi, simili per certi aspetti, facendo “capo” alla stessa famiglia, ma anche tanto diversi tra loro. Abbiamo sempre considerato, il limone e le arance, come i due principali agrumi, ma abbiamo anche imparato che in realtà si tratta di innesti, creati dall’uomo per la creazione di nuove specie. Il pomelo, il cedro ed il mandarino sarebbero, infatti, le tre specie di agrumi che possiamo definire “naturali”, in quanto crescono spontaneamente in natura e non sono il risultato di nessun “incrocio” tra specie. Gli agrumi sono dei frutti preziosi per il nostro organismo, oltre ad avere un sapore estremamente gustoso ed unico.
E’ doveroso ed importante sottolineare che, considerando che tutti gli agrumi sono ottimi frutti da “spremuta”, è sempre bene utilizzare il frutto quando è disponibile di stagione ed evitare prodotti confezionati. Questo semplicemente perché per il processo a cui sono sottoposti, che riguarda la conservazione, ad esempio, riducono in maniera sensibile le proprietà benefiche originali del frutto. In realtà, questo discorso, andrebbe fatto per tutti i tipi di frutta e di verdura, non solo per gli agrumi. Dopo questa breve parentesi generale, torniamo ai nostri frutti preziosi ed alle loro fantastiche specie. Abbiamo ampiamente parlato dei limoni dei mandarini e delle arance, poi ci siamo soffermati sulle diverse tipologie di lime, il cedro, il pomelo ed il pompelmo. Sono ancora diversi, dunque, gli agrumi che mancano all’appello ed in questo articolo proveremo a dedicarci proprio a quelli che mancano, ovvero il bergamotto, il chinotto e la mano di Buddha.
Prima di spiegare le caratteristiche di ogni singolo frutto, è bene dedicarci alla coltivazione. Come abbiamo avuto modo di capire, gli agrumi sono, per lo più originari delle zone Asiatiche. Abituati, quindi, ad un clima tropicale o subtropicale, abbastanza caldo, senza esagerati sbalzi di temperature. Per questo motivo, è importante sapere che, se decidiamo di dedicarci a questo tipo di coltivazione, di qualsiasi agrume, innanzitutto dobbiamo preoccuparci del posizionamento. Se viviamo in una regione eccessivamente fredda, la coltivazione suggerita è quella in vaso, in modo che la pianta può essere sempre riparata dal freddo. Le Regioni Italiane più predisposte alla coltivazione degli agrumi, per tanti aspetti, sono principalmente la Calabria, la Campania e la Sicilia. In queste tre regioni, la produzione degli agrumi è sempre molto florida, tanto che alcuni di essi sono oramai considerati a tutti gli effetti “prodotti tipici”, nonostante la nascita non sia, come abbiamo detto, originaria delle nostre terre.
Gli accorgimenti ed i consigli per la coltivazione degli agrumi, sono dunque, le medesime per tutte le specie della famiglia. L’esposizione al sole, l’irrigazione, fondamentale in quanto sono piante che necessitano di molta acqua, la concimazione a partire dal periodo primaverile, utilizzando sempre concimi naturali, quali gli scarti organici ed il terreno, non eccessivamente calcareo, ne argilloso, con un Ph medio. Gli agrumi odiano, come abbiamo detto, il freddo e gli sbalzi termici, in inverno se possono essere sottoposti a tali variazioni climatiche, a forti venti, vanno coperti, per non rischiare di indebolire la pianta e farla ammalare. Mal sopportano i periodi di siccità, quindi l’acqua deve essere sempre sufficiente, ma mai eccessiva. Specialmente nei primi anni di vita, quando le radici si stanno formando, i ristagni idrici potrebbero essere causa di danni anche seri.
Per quanto riguarda, invece, le pratiche di potatura, gli agrumi non necessitano di particolari attenzioni, in questo senso. Occorre, naturalmente, sempre, eliminare le foglie ed i rami secchi e quando opportuno sfoltire la chioma per consentire alla pianta di respirare. Ricordiamo, a questo punto, che le piante di agrumi non sono solamente utilizzate come piante da frutto, da cui, appunto ricavare l’agrume. La caratteristica di queste piante è che sono meravigliose specie sempreverdi, con delle fioriture davvero fantastiche ed estremamente profumate. Per questo vengono utilizzate anche per ornare giardini e terrazze. Non solo, negli ultimi tempi, possiamo notare che vi sono piante di agrumi, di diverse specie e dimensioni, anche negli uffici come negli studi medici, in quanto a queste specie è attribuita anche la capacità di trasmettere benessere e calma. Gli oli essenziali sono infatti utilizzati per combattere problemi derivanti dallo stress e dai disturbi d’ansia.
Adesso passiamo a parlare, nello specifico, degli agrumi che abbiamo scelto. Il bergamotto, è un agrume che, in realtà non viene consumato fresco, o comunque non risulta essere il suo migliore utilizzo. Famosi sono i suoi infusi e le bevande, ma anche l’utilizzo dell’olio essenziale. Questo frutto ha un sapore molto intenso oltre ad essere molto profumato. Il suo utilizzo è molto diffuso anche nel mondo dell’aromaterapia ed in quello della cosmesi. Coltivato prevalentemente nelle zone costiere, si presenta con un colore giallo molto intenso, la sua forma è piuttosto schiacciata e le foglie sono molto lucide. Il bergamotto è, come tutti gli agrumi, una fonte importante e naturale di vitamina C, fondamentale per rafforzare il nostro sistema immunitario sempre in modo naturale ed è anche un ottimo antiossidante. Grazie al suo apporto, significativo, di altre vitamine, quali la A e la B è determinante anche per la cura dei capelli e della pelle, in generale.
Ricco di ferro, agisce in maniera fantastica sull’abbassamento della glicemia e sul colesterolo. Per lo più, come abbiamo già accennato, l’utilizzo del bergamotto in cucina, è sempre stato accostato alla preparazione di bevande, infusi o tisane. Solo negli ultimi anni questo agrume è tornato alla ribalta, anche nelle cucine di casa nostra, dove viene largamente utilizzato per condire primi e secondi piatti, per preparare deliziose salse, ma viene anche utilizzato, allo stesso modo di altri agrumi, come frutto candito per la preparazione e le decorazioni di dolci. Il chinotto, ed anche qui è doveroso aprire una parentesi. Il chinotto è molto conosciuto come bevanda quante volte lo abbiamo preferito alla più famosa e commerciale “coca-cola”? In realtà, questa bevanda è molto più antica rispetto alla coca-cola, ma quante persone sapevano che in realtà si tratta di un agrume? Ebbene sì.
Il chinotto appartiene alla grande famiglia degli agrumi e deriva da una mutazione dell’arancia amara. La sua coltivazione, nel nostro paese, è assai diffusa, soprattutto in alcune zone della Toscana, in Liguria, in Sicilia ed in Calabria. Esistono diverse specie di chinotto che variano, per lo più, a seconda della grandezza del frutto. La forma ricorda molto quella dell’arancia, tuttavia la buccia è molto più ruvida e sottile e la polpa è gialla. La pianta, ornamentale e sempreverde, ovviamente, può raggiungere un’altezza di circa 3 metri ed anche in questo caso, come per tutti gli altri agrumi, i fiori si presentano di un colore bianco candido e sono caratterizzati da un profumo incantevole e molto intenso. Anche questo agrume è molto ricco di vitamina C e di betacarotene, antinfiammatorio, antiossidante, è molto utilizzato, inoltre, nelle pratiche fitoterapiche per combattere l’insonnia.
Il chinotto può essere utilizzato per preparare nutrienti e ricche spremute o anche, molto frequente è l’utilizzo per la preparazione di bevande. Sapete come è possibile preparare un buon chinotto, sano e naturale, direttamente a casa? E’ molto semplice. Avrete bisogno di alcuni semplici ingredienti: 60 grammi di estratto di chinotto, succo di 1 arancia, succo di 1 limone, 100 ml di caffè, 800 ml di acqua gassata e 60 grammi di zucchero di canna. Dopo aver preparato il caffè, quando è ancora caldo sciogliete lo zucchero di canna nella quantità indicata. Successivamente aggiungete l’estratto di chinotto. Versate il contenuto in una bottiglia di vetro e solo a questo punto aggiungete gli altri ingredienti, uno per volta.
Mescolate bene ogni volta che aggiungete un ingrediente. Solo per ultima aggiungete l’acqua gassata e ripetete la pratica di mescolazione. Fate raffreddare in frigorifero e servitela fresca. La mano di Buddha, per finire, è un frutto dall’aspetto assai singolare. La pianta di questo agrume è molto diffusa in Cina, in Giappone ed in India, dove, per altro, è considerato un frutto che porta fortuna e buon umore. Si tratta di un frutto estremamente profumato, ma quasi privo di succo. Infatti ad essere utilizzata è la sua buccia, la quale è molto gustosa e si presta bene per accompagnare molti piatti. La particolarità di questo agrume, come si può capire, sta nella sua forma, che ricorda molto quella di una mano. Anch’esso è ricco di vitamina C e di tutte le proprietà che caratterizzano gli agrumi.