Purtroppo JJ4 deve morire, in un modo o nell’altro. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda. Siamo tutti senza parole.
Si fa sempre più buio il destino di JJ4, l’orsa che ha aggredito a morte il runner 26enne, Andrea Papi. Maurizio Fugatti ha infatti presentato e firmato un nuovo decreto di abbattimento per l’orsa.
Le organizzazioni di tutela animale sono subito tornate in piazza per protestare contro la gestione del caso dell’orsa JJ4 da parte del Presidente della Provincia Autonoma di Trento.
Il nuovo decreto, depositato dalla Provincia Autonoma di Trento, prevede l’uccisione dell’orsa JJ4 in una data successiva all’11 maggio, quando scadrà la sospensione dell’abbattimento stabilita dal Tar.
La Provincia crede di poter procedere con l’uccisione dell’animale sulla base della legge provinciale numero 9 del 21 luglio 2018, approvata anche dalla Corte costituzionale.
Questa normativa consente agli organi provinciali di intervenire in maniera autonoma per l’abbattimento, consultando preventivamente l’Ispra, a condizione che non vi siano alternative praticabili. Ma cosa succederà davvero? Osserviamo tutti gli ultimi aggiornamenti.
Nuovo decreto per l’abbattimento di JJ4: cosa sta succedendo
Le associazioni animaliste non sono per niente d’accordo con questa decisione e sostengono che esistano certamente delle alternative valide. La Lav ha individuato, infatti, due luoghi, in Germania e in Giordania, dove l’orsa potrebbe essere trasferita.
Secondo Simone Stefani, il vicepresidente della Lav, l’orsa potrebbe rimanere per il momento nel Casteller così da avere il tempo di pianificare lo spostamento e successivamente trasferire l’animale nei santuari che hanno offerto la loro disponibilità.
La Lav, dunque, ha dichiarato la propria volontà di presentare ricorso anche questa volta, per trovare un modo di salvare l’orsa. Contro la decisione di Fugatti c’è anche l’ordine dei veterinari del Trentino che si conferma contro un’accettazione passiva dell’abbattimento.
Secondo i veterinari del Trentino, infatti, non ci sarebbero le condizioni di salute indicate per un abbattimento dell’orsa.
Tuttavia, la Lav non è l’unica organizzazione che propone alternative. Anche l’Oipa suggerisce delle soluzioni per evitare l’abbattimento di JJ4, come l’istituzione di aree recintate per gli orsi in difficoltà e un dialogo tra produttori, allevatori, associazioni e orsi per favorire la convivenza pacifica.
Per esprimere la loro contrarietà alla politica dell’abbattimento, Lav, Oipa e Lndc hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo della Provincia ad Trento. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di chiedere all’amministrazione di assumersi la responsabilità di implementare azioni preventive e di aprire un dialogo con il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
Le associazioni ribadiscono che la politica della vendetta non è la soluzione e che è necessario adottare misure concrete di monitoraggio, prevenzione, formazione e informazione per favorire una convivenza pacifica tra esseri umani e animali selvatici.
Mentre le organizzazioni di tutela animale insistono sulla fattibilità di soluzioni non letali, come il trasferimento degli animali in luoghi adeguati o la creazione di corridoi faunistici, le istituzioni locali continuano a sostenere che tali opzioni non siano praticabili o presentino delle lacune dal punto di vista della sicurezza.
La questione dell’orsa JJ4 ha attirato l’attenzione a livello nazionale e internazionale, mettendo in evidenza il dilemma tra la conservazione della fauna selvatica e la sicurezza delle comunità locali. La gestione di queste situazioni complesse richiede un approccio equilibrato, basato su dati scientifici, consultazioni ampie e una valutazione completa delle possibili alternative.
#intanto Catturata l’orsa Jj4, i veterinari trentini contro l’abbattimento: “Non ne provocheremo la morte” https://t.co/DCaWWXQdDP
— La7 (@La7tv) April 19, 2023