La vita sui pianeti come la Terra è minacciata? A rilevarlo uno studio che ha messo in luce una preoccupante situazione legata alle esplosioni stellari.
Le scoperte a tema universo sono sempre tante e dal fascino unico. D’altronde, secolo dopo secolo, lo studio del manto infinito che ci ospita è al centro della riflessione collettiva.
Nel tempo sono stati fatti molti passi in avanti in merito alle scoperte sull’universo: di recente è spuntato uno studio non proprio rincuorante sul tema. Pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal”, la ricerca è stata condotta da un gruppo di astronomi che ricorrendo ai dati della NASA e a dei telescopi spaziali hanno appresso una verità preoccupante che potrebbe mettere in pericoli pianeti come la Terra.
“X-Ray-luminous Supernovae: Threats to Terrestrial Biospheres” è il titolo di questo studio, pubblicato lo scorso 20 aprile 2023 e frutto di una lunga ricerca, che ha identificato un pericolo per il nostro Pianeta legato alle esplosioni stellari. Si tratta di una situazione allarmante che si aggiunge alle teorie inquietanti sull’universo, che delinea un quadro che può essere davvero pericoloso.
Quando una stella esaurisce il suo “carburante” interno, ovvero quando l’energia prodotta internamente dalla fusione dei nuclei di elio e idrogeno non riesce più a controbilanciare l’attrazione gravitazionale della sua grande massa, arriva alla fine del suo ciclo vitale.
Mentre stelle più piccole, come il nostro sole, sono destinate a diventare delle nane bianche, quelle più grandi nell’ultimo periodo della loro vita danno luogo a una potente esplosione. Questa, definita supernova, libera un’energia estremamente elevata a tal punto che i raggi x generati possono arrivare a colpire pianeti che si trovano a una distanza di oltre 100 anni luce.
Questo è quanto messo in luce dal recente studio che si aggiunge alle tante scoperte a tema universo: i raggi prodotti potrebbero colpire questi pianeti, tra cui rientra anche la Terra che sarebbe così in pericolo. L’esposizione protratta, infatti, a queste radiazione potrebbe comportare un’alterazione a livello della chimica atmosferica del Pianeta, dicendo addio a una buona fetta di ozono.
Molti organismi potrebbero scomparire nel nulla, come per esempio diverse specie marine finendo per alterare in modo irreversibile gli eco-sistemi e la catena alimentare.
A peggiorare la situazione il mix letale tra i raggi X e quelli UV delle stella ospite. Il risultato? Un’immensa produzione di biossido di azoto, che potrebbe rendere l’atmosfera cupa, portando al de-greening, processo che prevede la perdita del verde sul Pianeta.