Il cambiamento climatico si fa sentire in Spagna, dove il caldo anomalo sta facendo salire a picco non solo le temperature, ma anche le preoccupazioni.
Afa, aria rovente, temperature bollenti. Il mese di aprile in Spagna è stato all’insegna del caldo, raggiungendo picchi di caldo record. Lasciato alle spalle un inverno per nulla freddo, in cui le piogge sono state molto scarse, la primavera spagnola sta conoscendo un’onda di caldo anomalo.
La zona maggiormente colpita è quella dell’Andalusia, regione meridionale della Spagna: in particolare a Cordoba si sono superati i 38 gradi e a Siviglia si sono sfiorati i 35 gradi.
Temperature praticamente mai registrate in primavera, facendo salire l’ansia generale: se fa così caldo in primavera, cosa succederà in estate?
La situazione della Spagna è sempre più preoccupante. In queste settimane primaverili le temperature si sono alzate in modo allarmante, aggravando la situazione della siccità, già critica durante lo scorso inverno. Le risorse idriche scarseggiano riversando effetti nefasti sulla popolazione e su molti comparti come quello agricolo.
Ma come mai in Spagna fa così caldo, malgrado sia ancora primavera? La risposta è da ricercare nel passaggio di una fonte rovente abbattutosi dall’Africa sulla penisola iberica. Questa corrente si è unita all’inesorabile evoluzione delle condizioni atmosferiche determinata dall’alta pressione.
Questo fenomeno non è nuovo, ma di solito si verifica in estate. Quest’anno invece in Spagna è andato in scena in primavera, portando così a un’estate precoce. A determinare questa criticità sono i cambiamenti climatici, piaga sociale sempre più imperante, aggravando la siccità in Spagna: la pioggia di aprile nel paese si è ridotta di 1/3 rispetto agli scorsi anni.
Allarmate per la situazione, le autorità locali si sono già mosse per dare un supporto ai cittadini inginocchio per questo caldo così anomalo.
Sono state fornite tutte le indicazioni su come comportarsi, di solito diffuse in estate, e messe in campo strategie ad hoc per correre ai ripari: dal non uscire nelle ore più calde, al cambio degli orari scolastici per far uscire di casa bimbi, ragazzi e genitori nelle ore più fresche, all’aumento del numero di mezzi pubblici per evitare lunghe attese al caldo. A questo si aggiungono anche un rinforzamento dei servizi di assistenza per gli anziani e l’apertura anticipata delle piscine.