E se colpire il naso degli squali fosse la soluzione per salvarvi la vita? Scopriamolo insieme.
Gli attacchi degli squali sono eventi abbastanza rari, ma quando accadono, possono avere conseguenze davvero gravi per gli esseri umani, giungendo fino alla morte del malcapitato.
Gli squali sono predatori marini che hanno sviluppato abilità di caccia altamente specializzate nel corso di milioni di anni di evoluzione.
Nonostante siano spesso dipinti come delle vere e proprie macchine assassine, gli attacchi di questi animali sono spesso il risultato di un errore di identificazione – magari ci scambiano per delle foche – o di una risposta difensiva da parte dello squalo.
Tuttavia, in situazioni di pericolo come queste esistono sembra ci siano degli accorgimenti da mettere in pratica per salvarsi la pelle.
Negli ultimi anni, ad esempio, il consiglio di colpire il naso degli squali per respingerli è diventato sempre più popolare. Scopriamo allora di cosa si tratta, ma soprattutto se funziona davvero.
Il metodo del “colpire il naso” degli squali: mito o realtà?
Ultimamente girano sui social tantissimi video sul famoso metodo del “colpo al naso” per scacciare gli squali nel caso in cui li si incontri in acqua. Molti credono che colpire il naso degli squali possa confonderli a causa dei recettori elettrici presenti in questa parte del loro corpo.
Ma quanto è effettivamente valido questo consiglio? Il dottor. Marco Petrini, sulla sua pagina Instagram @dottorpet ci svela la verità.
Il mito di colpire il naso degli squali deriva dal fatto che questi predatori sono dotati delle cosiddette ampolle di Lorenzini, dei particolari recettori estremamente sensibili che rilevano le variazioni del campo elettrico intorno a loro.
Si crede, dunque, che un pugno sul naso dell’animale possa confondere lo squalo, anche momentaneamente, facendolo allontanare.
Tuttavia, questa credenza si basa su una comprensione estremamente superficiale del comportamento degli squali e di conseguenza, in caso di attacchi da parte di uno squalo, non servirà a molto questo metodo.
Come difendersi realmente dagli squali?
Ma allora come fare a difendersi in queste situazioni? Innanzitutto, è importantissima la prevenzione. E’ necessario evitare di trovarsi faccia a faccia con uno squalo.
Prima di immergersi in un luogo noto per la presenza di squali, dunque, bisogna informarsi sulle precauzioni da prendere e seguire le indicazioni del posto.
Ad esempio, è consigliatissimo nuotare in gruppo, poiché gli squali tendenzialmente attaccano le prede isolare. Allo stesso modo, è preferibile evitare le acque in cui ci sono stati degli avvistamenti di squali.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte a uno squalo in acqua, è importante mantenere la calma e cercare di allontanarsi molto lentamente e senza effettuare dei movimenti bruschi.
Non bisogna assolutamente colpire lo squalo, poiché ciò potrebbe scatenare una reazione di difesa da parte dell’animale, aumentando il rischio di un attacco.
Perché gli squali attaccano l’essere umano?
Gli squali possono attaccare gli esseri umani per diversi motivi, anche se lo fanno molto di rado. Uno dei motivi principali è l’errore di identificazione. Gli squali potrebbero confondere infatti una persona con una foca, una delle prede più amate da questi predatori.
Vista la somiglianza in termini di forma e movimento, può capitare che uno squalo attacchi un nuotatore o un surfista per sbaglio.
Un altro fattore che può portare a un attacco è la presenza di cibo o odori allettanti nelle vicinanze. Gli squali hanno un olfatto molto sviluppato e possono essere attirati da odori di sangue o carcasse di animali.
In alcuni casi, le attività umane come la pesca o lo sversamento di rifiuti possono attirare gli squali nelle vicinanze delle persone, aumentando il rischio di incontri pericolosi. Proprio per questo motivo spesso si possono vedere gli squali nuotare accanto alle navi da crociera, proprio per via del cibo e degli scarti gettati in mare. Tuttavia, è bene ricordare che non siamo delle vere e proprie prede per questi animali, anzi a volte gli squali possono persino essere una salvezza per gli esseri umani.
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