Realizzare un compostaggio domestico è realmente fattibile? Ecco come procedere sfruttando quello che hai già in casa.
Cosa dice la normativa riguardo il compostaggio domestico? Capiamo in che modo si può sfruttare ciò che si ha in casa per realizzare del compost fai-da-te e, soprattutto, quali sono i tempi necessari.
Per compostaggio si intende un processo controllato che richiede ossigeno e trasforma i materiali organici in suolo ricco di sostante nutritive o in pacciame, tramite la decomposizione naturale. Quel che si ottiene è il compost, ossia un materiale scuro e friabile dall’aspetto e dall’odore del terreno. Può sembrare qualcosa di complesso, in realtà si tratta di un procedimento molto facile da realizzare in casa. Ecco cosa serve.
Compostaggio fai-da-te: come realizzare quello domestico
E’ un processo semplice e fattibile nel fai-da-te perché gli ingredienti base sono comunemente reperibili in casa: basta utilizzare avanzi di cibo dalla cucina e foglie secche e materiale di legno provenienti dal giardino. Avviare un processo di compostaggio è uno dei migliori modo per riciclare in forma naturale: permette di ridurre la spazzatura a qualcosa di estremamente benefico per il suolo e le piantagioni.
Tra i rifiuti organici utilizzabili per produrre il compost, ci sono: scarti alimentari e vegetali, erba tagliata, fondi di caffè e filtri di carta, bustine di tè, gusci d’uovo tritati, foglie secche, rametti e steli delle piante, trucioli di legno, carta triturata non lucida e non colorata, cartone triturato senza rivestimenti in cera o residui di plastica, nastro adesivo o colla.
Al contrario, non sono indicati carne, pesce ed ossa, formaggi e latticini, rifiuti per animali domestici e lettiere, adesivi, grassi e oli, carta lucida, legno trattato o colorato, erbacce aggressive o con semi, piante malate e infestate da parassiti, stoviglie computabili, cibi cotti e piante trattate con erbicida.
Chi si cimenta nel produrre compostaggio domestico, può richiedere anche delle riduzioni della TARI, le cui somme cambiano da Regione a Regione. La domanda va presentata dal 1° ottobre al 30 novembre presso l’Ama, società incaricata della raccolta dei rifiuti. Nel caso in cui la richiesta venisse approvata, la detrazione parte dalla prima bolletta dell’anno successivo.