Tappeto di capelli per assorbire il petrolio disperso in mare: l’idea presentata alla Nasa da un parrucchiere statunitense. I dettagli
Uno dei grandi problemi dei nostri giorni, fonte di grande inquinamento, è il petrolio che si disperde in mare e che si riversa sulle coste provocando danni incredibili all’ambiente, intaccando barriere coralline, paludi salmastre, foreste di mangrovie oltre che mettendo in difficoltà anche le attività antropiche, in primis la pesca e l’acquacoltura, senza contare i danni provocati al turismo.
Per cercare di arginare questo fenomeno che va avanti ormai da decenni, è stato studiato un sistema innovativo e del tutto green in grado di assorbire proprio le perdite di petrolio. Si tratta di un tappeto cucito con capelli umani. Un’idea presentata direttamente alla Nasa ormai diverso tempo fa e proposta da un parrucchiere statunitense, Phillip McCroryg. Vediamo in cosa consiste questo progetto che in pochi conoscono ma che è davvero interessante.
Un tappeto di capelli realizzato con ciocche umane raccolte in tutto il mondo per contrastare l’inquinamento ed in particolare la dispersione del petrolio in mare. È questa l’idea che il parrucchiere statunitense, Phillip McCroryg, ha creato, ormai diverso tempo fa, per dare una mano concreta all’ambiente. Rimasto scioccato dal disastro ambientale accaduto nel 1989 in Alaska, ha ben pensato di impegnarsi in prima persona.
Si è lasciato ispirare dal suo lavoro. Il professionista sa bene che i capelli sono in grado di trattenere sebo, polline e molte altre sostanze, anche quelle inquinamenti, motivo per il quale quando sono sporchi risultano oleosi. Così Phillip McCroryg ha pensato di proporre alla Nasa un prototipo per fermare le perdite di petrolio. Un ammasso di capelli, quelli della moglie, raccolti dentro un collant, che ha immerso dentro una bacinella con dell’olio motore esausto. Quest’ultimo è stato totalmente assorbito dal groviglio di capelli.
Un modo emblematico per dimostrare come un tappeto fatto di capelli può aiutare a ripulire i mari. Oggi tutto questo è realtà e viene realizzato proprio dal parrucchiere in collaborazione con l’associazione Matter of Trust che raccoglie capelli che vengono donati da tutto il mondo. Per formare un tappeto servono più strati di capelli posizionati gli uni sugli altri.
500 grammi di capelli sono in grado di assorbire 6 litri di petrolio secondo i dati raccolti. Ma non è tutto. I capelli non assorbono la sostanza oleosa ma la trattengono in superfice. In questo modo il petrolio può essere ancora usato, ottimizzando gli sprechi e ripulendo l’ambiente. Dalla loro creazione ad oggi sono stati utilizzati 40 mila tappetini di capelli. L’unica pecca di questo utile brevetto è che i tappetini non possono essere riutilizzati.