Tantissimi ricci di mare stanno morendo, facendo scattare l’allarme in tutto il mondo. Questa specie è in pericolo per colpa di un parassita. Ecco di cosa si tratta.
I ricci di mare sono in pericolo e scatta l’allarme visto la loro scomparsa massiccia. La morte di questi animali sta interessando in particolare Caraibi e Stati Uniti facendo subito intervenire i biologi marini, nell’intento di scoprire le cause di questa drammatica situazione.
Per mesi e mesi si sono eseguiti studi e ricerche per comprendere cosa stia davvero succedendo nei mari. Non è la prima volta che una simile criticità si verifica. Negli anni Ottanta era andato in scena un identico epilogo vedendo morire in massa ricci di mare. All’epoca però non si sono trovare risposte in merito all’accaduto, che è rimasto per decenni un mistero. Ora ritorna, facendo salire l’ansia per questi animali, ma a differenza del passato si sono trovate più risposte su cosa determini questo genocidio dei ricci di mare.
Ricci di mare: muoiono in massa per colpa di un terribile parassita
A svelare come mai i ricci di mare muoiano in massa è stato uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università della Florida che ha scoperto come questi organismi marini siano uccisi da un parassita di dimensioni minuscole. Unicellulare, questo agente non fa altro che far perdere le spine ai poveri ricci, portandoli poi all’epilogo più amaro: la morte.
Quindi il misterioso decesso dei ricci, che dagli anni Ottanta a oggi ha allarmato il mondo intero, trova finalmente una spiegazione. L’altissima mortalità di questi abitanti del mare, in generale in pericolo per via di un processo di estinzione imperante, è stata l’illustrata, con tanto di motivazione, nello studio dei ricercatori della Florida. Il tutto è stato mostrato in una pubblicazione sulla rivista Scienze Advances.
In merito al parassita che mette ko i poveri ricci di mare si sa che si chiama philaster. Per dimostrare come sia lui il colpevole è stato condotto un esperimento che ha visto mettere un suo esemplare in una vasca piena di ricci ed è stato visto come il 60% sia deceduto, riportando sintomi identici a quelli morti nei mari dei Caraibi.
Per ora non è stato ancora individuato un modo per contenere l’azione del batterio. Questo prolifera dagli anni Ottanta nella barriera corallina dei Caraibi, ma la ricerca è in moto per trovare soluzioni. D’altronde la barriera corallina è sempre più inginocchio per i cambiamenti climatici e di certo perdere i ricci di mare, fondamentali per equilibrare gli ecosistemi marini, peggiora la situazione.