I tapiri sono animali dall’aspetto buffo e dotati di caratteristiche davvero particolari: il 27 aprile è la Giornata Mondiale del Tapiro.
Il 27 aprile è la Giornata Mondiale del Tapiro, un giorno dedicato a questo strano e buffo animale a rischio estinzione. Originario del Sud America e del Sud Est dell’Asia, questo mammifero può arrivare a pesare anche 250 kg, e il suo soprannome è “architetto della foresta”, per via delle grandi distanze che percorre e per lo spargimento di semi che diffonde nel territorio.
Il Tapirus è l’unico genere esistente dell’omonima famiglia dei Tapiridi. In passato esistevano più specie, andate poi estinte nel corso dei secoli. Abita nelle foreste tropicali, nutrendosi di oltre 200 specie di vegetali, bacche e frutta, e presenta un aspetto bizzarro. È molto robusto, la corporatura ricorda quella di un suino, anche se ha come parenti più stretti cavalli e rinoceronti.
Caratteristiche principali dei tapiri: alla scoperta di tre curiosità
Naturalmente, ciò che attira di più l’attenzione di questo animale è la proboscide, che unisce labbro superiore e naso e lo rende uno degli animali più buffi in assoluto. La proboscide è composta da muscoli e da due narici continue. I muscoli principali sono suddivisi in tre gruppi, che permettono al tapiro di muoverla liberamente. Questa è utile per afferrare il cibo e per portarlo alla bocca, un po’ come fanno gli elefanti.
Inoltre, la proboscide ha la funzione di far respirare l’animale anche quando è immerso in acqua, essendo un mammifero strettamente dipendente dall’acqua. Tra l’altro, nella sua dieta compaiono anche diverse alghe acquatiche. I tapiri sono importanti per il benessere delle foreste, visto che, attraverso i loro escrementi, diffondono i semi delle piante di cui si nutrono.
Svolgono dunque un ruolo ecologico fondamentale per le foreste in cui vivono, spostandosi da una zona all’altra nell’arco di un anno, percorrendo tantissimi chilometri e aiutando nella concimazione. Tra i nemici dei tapiri figurano coccodrilli, puma, tigri, giaguari, orsi e leopardi. Ma il più grande nemico è l’uomo, che ne sottrae il territorio, condannando la specie all’estinzione.
La distruzione delle foreste per l’agricoltura e la caccia, stanno decimando gli esemplari di tapiro rimasti. E pensare che il Tapirus è una specie animale antichissima, risalente a quasi 20 milioni di anni fa. La sua scomparsa potrebbe rappresentare un rischio per tutto il pianeta, poiché metterebbe in forte squilibrio gli ecosistemi.