Morso di vipera, cosa fare quando i malcapitati sono dei bambini

Paura del morso di vipera per i tuoi figli? Ecco cosa fare quando i malcapitati sono i bambini.

Le vipere sono dei serpenti abbastanza velenosi diffusi pressoché in tutto il mondo. Appartengono alla famiglia delle Viperidae ed è facile trovarle nei boschi e nelle campagne, magari nascosti sotto dei massi.

I morsi di vipera rappresentano un pericolo abbastanza serio per chiunque, ma quando i poveri malcapitati sono dei bambini, la situazione diventa ancora più preoccupante.

Senza farsi prendere troppo dal panico, in questi casi è necessario agire a mente lucida, così da salvaguardare il bambino appena morto. Vediamo allora cosa si dovrebbe fare in questi casi.

Cosa fare in caso di morsi di vipera nei confronti dei bambini

Quando un bambino viene morso da una vipera è importantissimo mantenere la calma ed agire in fretta. Per prima cosa è necessario allontanare il malcapitato dal serpente, così da evitare ulteriori morsi, poiché le vipere non mordono mai solo una volta ma almeno 2 o 3.

Successivamente si deve chiamare il 112, così da chiedere informazioni per l’accaduto end ottenere assistenza medica il prima possibile. Durante la chiamata fa attenzione a fornire le informazioni dettagliate dell’accaduto, in modo da facilitare il lavoro dei medici.

Bisogna poi ridurre l’attività fisica del bambino. In questo modo di potrà rallentare la diffusione del veleno nel corpo. Questo può essere fatto mettendo il bambino a riposo, evitando movimenti bruschi o attività che potrebbero aumentare il flusso sanguigno.

Solleva, quindi, la parte del corpo morsa. In tal modo si potrà ridurre il flusso del veleno verso il cuore. È importante farlo solo se non comporta ulteriore dolore o disagio al bambino.

Una cosa che non va mai fatta è toccare la ferita, succhiare il sangue o applicare delle sostanze sulla ferita. Delle soluzioni alcolico potrebbero solamente peggiorare lo stato del morso di vipera.

In attesa dell’arrivo dei soccorsi è necessario monitorare i segni vitali del bambino. Controlla quindi il polso e la pressione sanguigna, così da poter informare i medici su eventuali peggioramenti del bambino.