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Green

Pista ciclabile arcobaleno, quando il benessere incontra la felicità

Pista ciclabile arcobaleno: è la più lunga del mondo. Vi sveliamo dove si trova, chi l’ha realizzata e perché. Curiosità tutte da scoprire

Persone in bicicletta (Canva) – Orizzonteenergia.it

Le piste ciclabili negli ultimi tempi arricchiscono sempre di più città e piccoli paesi. Un modo per poter andare in bicicletta in modo sicuro e spensierato senza incorrere in rischi. Verso l’uso della bike in città si sta spingendo molto negli ultimi tempi, un modo per decongestionare il traffico, ridurre l’inquinamento e fare bene al pianeta.

Le due ruote sono il mezzo ecologico d’eccellenza, per molti quello del futuro, che permette di spostarsi in modo comodo e anche abbastanza veloce, senza incidere sull’ambiente, consentendo anche di tenersi in forma. Perfette per andare a lavoro e per spostarsi per commissioni varie. In Olanda lo fanno da sempre facendone ormai un vero mood nazionale. Sai che c’è una pista ciclabile arcobaleno davvero molto particolare? Fa bene al fisico e all’anima.

Pista ciclabile arcobaleno: 570 metri di bellezza e inclusività

Pista ciclabile arcobaleno a Utrecht (Instagram) – Orizzonteenergia.it

570 metri di piacere e felicità. Uno spettacolo per gli occhi che dona serenità ed un senso di pace e accoglienza. Parliamo della pista ciclabile arcobaleno costruita proprio in Olanda e per la precisione a Utrecht. Una cosa che non capita poi tutti giorni e che è l’esito di un progetto realizzato da una giovane studente della Facoltà di Scienze Applicate della città olandese.

Nonostante non sia lunghissima questa pista ciclabile al momento detiene il record di pista ciclabile arcobaleno più lunga del mondo. È il simbolo dell’inclusione e dell’apertura ad ogni tipo di diversità. Un modo semplice ed incisivo per dimostrare che ognuno può essere sé stesso e proprio nel parco della cittadina olandese ognuno, con le sue particolarità, è il benvenuto, ha puntualizzato il giovane.

Bandiera arcobaleno (Canva) – Orizzonteenergia.it

Il messaggio è chiaro: non importa il colore della pelle, l’orientamento sessuale, la religione, il background culturale, la famiglia d’origine, se si è disabili o meno, quello che conta all’università è il talento e le qualità che ognuno possiede. Un progetto veramente molto bello dal punto di vista estetico che arricchisce la pedalata, ma anche molto molto significativo dal punto di vista pratico, che parte da un giovane e coinvolge tutto il mondo.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.

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