Ondate di calore, quali sono le zone più a rischio?

Paura delle ondate di calore? Scopriamo insieme quali sono le zone più a rischio.

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Ondata di calore – Pixabay – orizzontenergia.it

Le ondate di calore sono dei fenomeni atmosferici molto estremi che spesso possono mettere a dura prova la vita delle persone.

Il cambiamento climatico non fa che aumentare l’intensità e la frequenza di questi eventi atmosferici ed infatti le ondate di calore sono quasi “normali” in paesi c come il nostro.

Il grande caldo di questi fenomeni colpisce più o meno tutto il mondo. Tuttavia, esistono alcuni Paesi più colpiti di altri. Vediamo allora quali sono le zone più a rischio ondate di calore.

Le zone più a rischio per le ondate di calore

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afghanistan – pixabay – orizzontenergia.it

Secondo uno studio recente, l’Italia si trova tra i paesi più colpiti da queste ondate di calore. Ma non è l’unico Paese colpito. Lo studio dell’Università di Bristol dimostra come sul podio delle nazioni più colpite dal grande caldo ci sia, prima di tutti, l’Afghanistan.

Si tratta di uno dei paesi meno sviluppati, con scarse cure mediche ed una crescita demografica alle stelle. Seguono poi alcuni stati dell’America Centrale quali El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua. Oltre questi paesi troviamo anche Pechino, Hebei e Tianjin.

Queste aree presentano delle condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli, con alte temperature e alta umidità che possono rendere l’ambiente estremamente caldo e umido.

La soluzione italiana per far fronte alle ondate di calore

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Siccità – pixabay – orizzontenergia.it

Una delle soluzioni che sta emergendo per affrontare questo problema è l’uso del verde urbano, in particolare dei boschi, per mitigare gli effetti delle ondate di calore.

L’incremento del verde urbano può contribuire a ridurre le temperature nelle città e a migliorare la qualità dell’aria.

A Roma, ad esempio, è stato creato il primo “bosco anti-smog” con l’obiettivo di contrastare l’inquinamento e le ondate di calore. Questo bosco, situato nel Parco regionale urbano di Aguzzano, sarebbe una distesa di 52 ettari vicina alla Riserva Naturale della Valla dell’Aniene, dove sono stati piantati circa 3mila alberi e piante che aiutano a filtrare l’aria e a rinfrescare l’ambiente circostante.

Il progetto pensato per eliminare lo smog è stato promosso da Coldiretti e Rete clima, secondo i quali, grazie alla presenza di alberi ad alto fusto, ci sarebbe ombra e minore irraggiamento solare diretto, contribuendo così a ridurre la temperatura.

La creazione di boschi urbani come quello di Roma può avere numerosi benefici. Oltre a mitigare gli effetti delle ondate di calore, questi spazi verdi possono anche favorire la biodiversità, fornire habitat per gli animali, migliorare la qualità dell’aria e creare un ambiente più piacevole per le persone.

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