Arrivati in fin di vita in ospedale per aver mangiato il corno del diavolo. Ecco di cosa si tratta e perché dobbiamo stare attenti.
Di recente, un gruppo di persone è finito in ospedale a causa di un evento drammatico e pericoloso. I malcapitati hanno infatti mangiato una pianta conosciuta come “corno del diavolo”.
Questa pratica insolita e pericolosa ha causato sintomi da avvelenamento e ha richiesto cure mediche immediate. Ma di cosa si tratta esattamente?
E perché qualcuno sarebbe così folle da mettere a rischio la propria vita in questo modo? Scopriamo i dettagli della vicenda.
Cos’è accaduto alle persone che hanno mangiato il corno del diavolo
Si tratta di 4 persone con un’età compresa tra i 40 e gli 84 anni che erano andati a fare una scampagnata. Durante l’escursione hanno trovato dei fiori molto particolari e molto simili a dei fiori di zucca.
Li hanno quindi raccolti ed utilizzati per realizzare una gustosa ricetta a base di questi fiori. In realtà si trattava del corno del diavolo, nome popolare della pianta conosciuta come “datura stramonium”, pianta altamente velenosa.
I poveretti hanno subito avuto i primi sintomi, quali vomito, crampi addominali, diarrea e tachicardia. In preda ai malesseri hanno subito chiamato i soccorsi che li hanno portati all’ospedale Gravina di Caltagirone.
Perchè dovremmo stare attenti al corno del diavolo
La Datura stramonium, conosciuta anche con il nome di “corno del diavolo”, o trombetta del diavolo, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanacee.
Questa pianta, che cresce spontaneamente in molte parti del mondo, è ampiamente conosciuta per la sua elevata tossicità.
A renderla così tossica è la sua composizione chimica. La pianta contiene infatti numerosi alcaloidi tropanici, tra cui scopolamina, atropina e iposcamina.
Questi composti chimici hanno effetti anticolinergici potenti sul sistema nervoso centrale e periferico. Gli alcaloidi tropanici agiscono come antagonisti del recettore dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto in molte funzioni del corpo.
La maggiore responsabile degli effetti collaterali, però, è l’atropina. Questo composto può causare una serie di sintomi come allucinazioni, confusione mentale, dilatazione delle pupille, tachicardia e disturbi gastrointestinali. L’ingestione di parti della pianta può portare a gravi avvelenamenti, che possono talvolta essere fatali.
Gli aggiornamenti sulle condizioni dei malcapitati
Nel pomeriggio dello scorso lunedi, verso le 17.00 sono giunti in ospedale i poveri malcapitati che avevano ingerito per errore i fiori del corno del diavolo.
Tra i sintomi accusati – come accennato in precedenza – c’erano principalmente vomito, pressione molto bassa e dolori addominali gravi.
Fortunatamente l’intervento dei medici è stato tempestivo, trovando in poco tempo la diagnosi esatta. Subito è stato contattato il centro antiveleni e grazie agli agenti della Polstrada si è potuto ricevere l’antidoto in pochissimo tempo.
Ad oggi solo due delle 4 persone coinvolte sono state dimesse. Le altre purtroppo sono ancora sotto osservazione in attesa di una ripresa ottimale.