Potature, anche tu le fai? Ti spieghiamo perché dovresti fermarti. Si creano dei danni incredibili se effettuate in questo periodo
La primavera è il mese per eccellenza del risveglio, della natura e degli animali e anche l’uomo dopo lo stop invernale è infaticabile operaio. È in questo periodo che inizia i lavori di pulizia e di risanamento, soprattutto del verde. Chi ha un giardino lo sa bene: ci si torna a prendere cura delle piante per dare modo di svilupparsi al meglio nel periodo della bella stagione.
Tra gli interventi ai quali si ricorre più spesso, anche in mosalità fai da te, c’è quello della potatura per eliminare i rami spenti e secchi per dare spazio ai nuovi di crescere più rigogliosi. Anche tu lo stai facendo nel tuo giardino? Ti consigliamo di fermarti subito. È vero che è una pratica molto gettonata ma noi ti diciamo che è decisamente contro natura.
Potature? Meglio fermarsi in primavera: il motivo
Potare gli alberi, tagliare l’erba insieme a tutte le azioni di risanamento del verde che si fanno in questo periodo andrebbero evitate. Il motivo? Si tratta anche della stagione riproduttiva di molte specie animali e questi interventi non fanno altro che creare dei danni, ci avete mai pensato? Sugli alberi e nelle siepi, infatti, potrebbero esserci nascosti dei nidi come nelle zone dove l’erba dei prati è più alta potrebbero celarsi cuccioli di animali selvatici. E ancora sugli argini dei fiumi pesci e anatre potrebbero aver deposto le loro uova.
Proprio gli interventi sul verde potrebbero mettere in serio pericolo la vita dei cuccioli di animali. Tra sfalci, potature, abbattimenti di alberi, la nidificazione viene messa in serio pericolo. In molti non sanno che ci sono delle leggi che la proteggono e che vietano, infatti, da aprile ad agosto, questo tipo di interventi. Basta solo pensare che distruggere un nido è un reato penale.
E allora perché si continua ad operare in piena primavera? Per avere le città in ordine e pensare ancora una volta solo al benessere dell’uomo e non alla conservazione della biodiversità. Eseguire le pratiche descritte fin ora è eticamente condannabile e contrario alle stesse direttive comunitarie, ma tutti girano la testa dall’altra parte. Ecco allora che ognuno nel suo piccolo dovrebbe fare del proprio meglio per dare una mano e segnalare alle autorità competenti le attività fuori legge.