Le api sono insetti preziosissimi per il pianeta e per l’equilibrio della natura, tuttavia, in certi casi possono passare all’attacco: come difendersi?
Abbiamo parlato tantissime volte dell’importanza fondamentale delle api sull’equilibrio del pianeta. Dal loro lavoro di impollinazione dipende una buona parte del ciclo della natura e non solo. Tuttavia, può capitare di imbattersi in uno sciame di api agguerrito, pronto all’attacco. Occorre sapere come comportarsi in certi casi e fuggire via senza essere punti.
Specialmente in questo periodo di tarda primavera, le api possono diventare più aggressive. Sono più aggressive semplicemente perché più attive, e potrebbero sentirsi minacciate soprattutto se ci si trova in prossimità del loro alveare, ossia la loro dimora, che difendono a tutti i costi. L’attacco di api è molto raro, ma può succedere. E allora, come difendersi?
Come difendersi da un attacco da parte di uno sciame di api
Il Washington Post ha recentemente scritto un articolo proprio su questo argomento, mettendo in guardia tutti i cittadini e fornendo consigli utili per sfuggire all’attacco di uno sciame di api. Come accennato, le api sono insetti pacifici, raramente attaccano, se non sotto minaccia. Quando uno sciame attacca, significa che teme per l’incolumità del proprio alveare e delle proprie regine.
Purtroppo, come rivela un’apicoltrice americana, le api e tutti gli altri insetti sono messi sotto forte stress, per via della sottrazione di territorio naturale. Insomma, non sanno più dove andare per ripararsi, e spesso sono costretti a creare nidi e alveari in prossimità di zone urbane. In questo caso, aumentano le interazioni tra insetti e esseri umani. Tra l’altro, si stanno adottando ottime soluzioni per evitare l’estinzione di questi meravigliosi insetti, come nel caso dei Bee Brick, in Inghilterra, oppure le pensiline salva-api, in Nord Europa.
Cosa fare in caso di attacco da parte di uno sciame di api
Le api mellifere, quando si sentono minacciate, possono inseguire la vittima anche per diverso tempo e per centinaia di metri. Per questo motivo, in caso di attacco, si consiglia di fuggire, cercando di ripararsi in un posto al chiuso. Mentre si scappa, bisogna proteggere le zone più delicate del viso, come naso, bocca e occhi. Non serve a nulla gettarsi in acqua, le api aspettano.
Se si viene punti, bisogna staccare il pungiglione con le unghie, quindi cercare di grattarlo via nell’immediato. Il pungiglione, infatti, comprende una sacca colma di veleno. Se si rompe, si libera questa sostanza e vengono rilasciati dei feromoni, che possono richiamare le altre api, attirandole. Occorre, dunque, rimuovere subito il pungiglione, riducendo anche la quantità di veleno iniettata nella pelle.
La rimozione deve essere fatta con calma, per evitare di stuzzicare la sacca di veleno. Subito dopo, è opportuno disinfettare la ferita, fare impacchi freddi o utilizzare creme per ridurre il gonfiore. Insomma, scontrarsi con delle api adirate non è mai bello. Per precauzione, quando si avvista un alveare, è sempre bene stare lontani, mantenendo una certa distanza, e ovviamente non bisogna stuzzicare gli insetti.