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Giardinaggio

Fertilizzanti azotati, realizzarli in casa è davvero semplice: come procedere

Se le nostre piante hanno necessità di essere rafforzate, possiamo realizzare in casa degli ottimi fertilizzanti azotati. Vediamo come fare.

Concimazione in giardino (Canva) – Orizzontenergia.it

Creare delle miscele mirate per rafforzare le piante di casa è sempre una buona idea. Direttamente in casa, infatti, possiamo realizzare dei fertilizzanti azotati, utili per dare vigore al nostro verde, donando un concreto sostegno. L’azoto è un elemento fondamentale per il benessere delle piante, e lo possiamo realizzare da soli, in pochi passaggi.

L’azoto è utile perché rendere il terreno particolarmente fertile, e un terreno fertile contribuisce alla salute della pianta, rendendola forte e dai colori accesi. Tra l’altro, questo elemento contribuisce alla produzione sana delle foglie. Per il benessere del giardino, oppure dell’orto, possiamo intervenire creando un fertilizzante azotato. In che modo?

Come realizzare fertilizzanti azotati per il benessere delle piante di orto e giardino

Compost organico per il verde (Canva) – Orizzontenergia.it

Un fertilizzante a base di azoto è importante per l’accrescimento vegetale, per la radicazione, per la formazione della clorofilla e per la fotosintesi delle piante. Le piante, infatti, comprendono una piccola presenza di azoto, si calcola tra l’1% e il 6%. La quantità di azoto, dunque, deve essere nella giusta percentuale, affinché una pianta possa crescere sana e forte.

Alcune piante richiedono una maggiore quantità di azoto, in particolare, le piante ornamentali a foglia verde, ma anche gli ortaggi giovani e appena radicati, e le erbe aromatiche. Ma non solo, anche le sempreverdi, o le siepi del giardino, necessitano di questo elemento. Come realizzare un fertilizzante a base di azoto? Possiamo riciclare i fondi del caffè.

Fondi di caffè mescolati al terriccio (Canva) – Orizzontenergia.it

Recuperiamo i fondi del caffè e lasciamoli asciugare. Non bisogna mai utilizzare i fondi freschi, perché, essendo umidi, potrebbero originare muffe. Lasciamo seccare i fondi del caffè al sole, o al forno, e poi mescoliamoli al terreno, mentre rinvasiamo le piante. Altrimenti, possiamo agire in altro modo, realizzando un ottimo compost nutriente.

Recuperiamo gli scarti organici, vanno bene foglie secche, erba tagliata, paglia, foglie di verdura e bucce di frutta, fondi di caffè, briciole di pane, residui di ortaggi, e lasciamoli seccare in un secchio per diversi mesi. Trascorso qualche mese (dai 4 ai 9 mesi), possiamo utilizzare il compost da mescolare nel terreno, prima della semina o del trapianto.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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