Il fagiolo messicano è una piantina grassa bella e resistente, capace di adattarsi ad ogni tipo di ambiente: vediamo come si può coltivare.
Si chiama Sedum pachyphyllum, comunemente noto come fagiolo messicano, e si tratta di una succulenta originaria del Messico, nello specifico, nella regione di San Luis Potosi. Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, il fagiolo messicano è una pianta che si adatta ad ogni tipo di ambiente, talmente è resistente, tanto da sopportare lunghi periodi di siccità.
Questa bella piantina presenta una forma compatta, con foglie cilindriche e spesse della lunghezza massima di 5 centimetri, di colore verde lucido, ma in certi casi anche grigie e blu. Fiorisce alla fine della primavera e per tutta la prima parte dell’estate, mentre le infiorescenze, che presentano una colorazione rossiccia, raggiungono un’altezza di 10 centimetri.
Come accennato, questa pianta grassa richiede poche accortezze e vive e prospera tranquillamente in ogni condizione ambientale. Anche se predilige una buona illuminazione e necessita di circa 5 ore al giorno di sole, può essere coltivata benissimo anche dentro casa, purché venga posta davanti a una finestra. Le irrigazioni non devono essere frequenti.
È opportuno annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto, per evitare ristagni idrici e marciume delle radici. Anche il terriccio in cui piantare il fagiolo messicano ha poca importanza. Va bene anche un terreno povero, l’importante è che sia ben drenante e leggero. L’ideale è quello di interrarlo in un substrato di sabbia, perlite e terriccio universale.
Possiamo aggiungere anche del carbone vegetale, che favorisce il drenaggio dell’acqua. Il Sedum pachyphyllum si può anche facilmente propagare, sia attraverso i semi e sia dalla coltivazione di uno dei rametti laterali, quindi per talea. Basta recidere uno stelo, lasciarlo asciugare e poi interrarlo in un terreno leggermente umido.
Il fagiolo messicano non necessita di concimi particolari e di fertilizzanti, riesce a prosperare anche con i pochi nutrienti del terreno. Tuttavia, se non coltivato nelle condizioni ideali, è sempre meglio fornire un buon fertilizzante per succulente, una sola volta l’anno, massimo due volte.