Un serpente nel palazzo e scappa subito il caos tra i condomini. Vengono allertati gli esperti che prelevano l’animale.
La vita condominiale non è mai idilliaca, ogni zona che si rispetti presenta le sue problematiche e nonostante la Legge abbia dedicato un corpus unitario di norme sorretto dal Codice Civile, nascono sempre delle questioni spinose. E non esordiamo dicendo che dipende dalle zone di riferimento, anzi è proprio il fatto di condividere uno spazio comune che può scatenare discussioni tra condomini dove ognuno dice la sua.
Cosa bisogna fare quindi in questi casi? Evitare di agire d’impulso ed attivarsi in maniera propositiva per il bene di tutti. Ed è un po’ quello che è accaduto in questi giorni in un palazzo, un curioso evento che ha messo tutti d’accordo contro il nemico comune. Vediamo di cosa si tratta.
Serpente entra nel palazzo, è subito caos
Immaginate di rientrare in casa e di sentirvi al sicuro dopo aver trascorso ore fuori e invece spalancate gli occhi nel vedere qualcosa che striscia magari vicino a voi, come un serpente, cosa fareste? Sicuramente 9 persone su 10 urlerebbero a seguito di tale visione. Anche perché sappiamo come alcune specie di serpenti – come quello a sonagli di cui in foto – può essere veramente pericoloso.
Siamo a Sampierdarena, uno dei quartieri di Genova ed è tra questi palazzi che venne avvistato un serpente. Temendo che questo potesse emettere veleno, i residenti hanno chiamato subito chi di competenza. Erano le 23:31 e sul posto è arrivata la guardia Zoofila Enpa Gian Lorenzo Termanini che appena ha visto l’animale in questione si è sentito di tranquillizzare i residenti sulla non letalità di quel serpente.
Nello specifico infatti si trattava del biacco, Coluber viridiflavus. Un serpente non velenoso che appartiene alla famiglia dei Colubridi, e che il suo posto preferito sono campagne e giardini – ecco magari da dove proveniva l’animale – sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati. Viene chiamato anche milordo o colubro verde e giallo. Agile e veloce, dispensa per difendersi dei morsi ma non sono né profondi e nemmeno ricchi di veleno. La guardia zoofila ha preso l’animale per poi gettarlo tra le campagne, suo luogo prediletto.