Il peso della carenza idrica si fa sentire in tutta Europa, soprattutto in Italia dove la situazione è davvero critica. Scopriamone maggiori dettagli.
Dopo un inverno mite, in cui le piogge sono state ai minimi storici, anche in questa primavera 2023 l’allarme siccità continua a farsi sentire forte e chiaro.
Gli imperanti cambiamenti climatici non fanno che portare all’inesorabile aumento delle temperature: incremento che porta alla scomparsa degli inverni e all’affermarsi delle estati precoci. A tutto questo si aggiunge la mancanza di piogge: il risultato è il diffondersi della siccità, tra le sfide più complicate della nostra epoca. Secondo i dati, questo problema potrebbe colpire circa il 75% della popolazione a livello globale nel 2050.
La carenza idrica potrebbe farsi largo nelle vite di circa 5,7 miliardi di persone. A fronte di questo quadro all’armante come non mai, è importante invertire la rotta: a livello di governi le si stanno mettendo in campo tutte per arginare la situazione. Secondo una mappatura europea l’Italia, purtroppo, è al primo posto per quanto riguarda la carenza idrica.
Carenza idrica, è allarme in l’Italia
Per mettere in luce quanto la siccità sia imperante la National Geographic Society ha realizzato in collaborazione con l’Università di Utrecht una mappatura dei luoghi colpiti maggiormente dalla siccità. Oltre a questo è stato sottolineato quanta acqua viene impiegata nei settori industriale, agricolo e domestico.
Inoltre è stato messo in evidenza il divario tra domanda e disponibilità d’acqua, definito come gap idrico. Negli ultimi anni questo è notevolmente aumentato visto che la domanda di acqua è cresciuta, mentre la disponibilità di acqua è diminuita in modo netto a causa della siccità imperante, dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento ambientale.
Dalla World Water Map realizza è venuta alla luce una verità allarmante: a livello europeo l’Italia è il paese in cui si registra il maggiore gap idrico. Questo dato si è ulteriormente inasprito nell’ultimo periodo a causa delle piogge inesistenti.
Dopo l’Italia la situazione è allarmante in Spagna, nei Paesi Bassi, in Portogallo, in Francia occidentale e a Malta. In particolare Spagna e Francia stanno vivendo un momento di grande difficoltà su questo fronte visto che si sta affermando un’estate precoce che sta portando a temperature altissime nonostante sia ancora primavera, tanto che i governi stanno mettendo in campo provvedimenti di ogni tipo per invertire la rotta.