Un’opera interessante di drenaggio urbano quella messa a punto a Bovisio Masciago. Scopriamone di piu’, un ottimo modo per contrastare il cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico è una piaga attuale che si sta manifestando giorno dopo giorno in maniera sempre piu’ prepotente. Basta guardare per assistere a fenomeni veramente disastrosi e fuori da ogni logica. Come adesso, siamo a maggio ma di primavera non ve n’è nemmeno l’ombra. Bombe d’acqua, temporali e temperature per nulla miti.
Questo cosa comporta? Che da un lato le città sono vittime di questi cambiamenti ma al contempo sono anche la causa dello stesso, dato che sono proprio le attività a livello urbano la principale fonte di emissioni di gas serra e quindi atte ad inquinare il nostro amato pianeta. C’è qualcosa che ancora possiamo fare?
Molte regioni d’Italia, tra le quali l’Emilia Romagna si stanno attivando allo scopo di dare alle varie città un’impronta sostenibile. Degno d menzione è il progetto che prende il nome “Facciamo Fiorire L’Acqua”, realizzato da Brianzacque a Bovisio Masciago. Siamo nella provincia di Monza e Brianza ed è messo messo a punto un importante progetto di drenaggio urbano sostenibile. Ma in cosa consiste? La ratio è quella di trasformare una piaga, uno svantaggio in un’opportunità.
Partendo quindi dal cambiamento climatico, chi ha ideato questo progetto unico nel suo genere, ha pensato di gestire gli eventi climatici estremi con soluzioni naturali ingegnerizzate, scartando quindi le tradizionali infrastrutture grigie sottosuolo. A ben vedere si tratta di un’azione ricostituente di capitale naturale nel contesto urbano.
Il territorio viene donato di un percorso di mobilità dolce e di nuovi spazi tutti da vivere, sono queste le parole di Cornelia Di Finizio, Responsabile Progettazione Innovativa Brianzacque che usato per spiegare tale progetto, palesando un senso di forte speranza per l’avvenire e l’entusiasmo che questo progetto diventi un po’ il modello per le altre città, un punto di rottura con quanto vissuto sinora.
Riqualificare la zona con alberi, aiuole fiorite, rain garden, un arredo urbano perfetto per raccogliere le acque piovane in eccesso ed evitare la formazione di isole di calore. Partendo da questa policy, verrà progettata quasi un chilometro e una piazza funzionali rispetto agli effetti – non piu’ così devastanti – dei cambiamenti climatici.