Pistacchi, ovunque. Avete notato come gli amanti del pistacchio siano in costante aumento? Tutti pazzi del frutto dal guscio dorato.
Cos’hanno di speciale i pistacchi? Il frutto dal sapore salato e racchiuso in un guscio ha subito una notevole impennata per quanto concerne il suo consumo. Negli anni abbiamo imparato ad apprezzare ed amare ma è in questi ultimi tempi che ne è scaturita una vera e propria vocazione. Che sia la strada che porta verso il culto del pistacchio?
A ben pensarci, non è affatto un’esagerazione ma frutto di quello che vediamo coi nostri occhi. Avete notato come nel tempo vi è stata una vera proliferazione di produzione? Insomma, una strada davvero strana e che segna un punto di rottura con il passato, decisamente monotono per questo frutto dal guscio imponente.
Qual è la differenza tra gli anni ’90 – ed anche i primi anni 2000 – ed oggi? Che i nostri genitori sono cresciuti con l’idea di sgranocchiare i pistacchi durante un aperitivo senza pretese, nella classica ciotolina insieme ad un piatto di noccioline. Adesso i bar non li usano per arricchire il loro aperitivo, sono letteralmente scomparsi.
O meglio, destinate ad altre preparazioni. Ebbene sì, il pistacchio è diventato l’ingrediente jolly per preparazioni variegate; di crema al pistacchio ne esiste infatti la sua versione dolce e salata. Nel primo caso si farciscono i dolci, i dessert, le colombe pasquali, i panettoni e chi piu’ ne ha e piu’ ne metta. La crema salata per farcire la pasta ripiena o secondi piatti a base di carne; cosa dire ad esempio delle polpette di cavallo – tipica a Catania – ripiene con pistacchio e formaggio spalmabile?
Una delizia da leccarsi i baffi. Per non parlare della mossa azzardata – ma riuscita – di preparare del sushi con granella di pistacchio. Tutto questo ha dell’incredibile ma al palato è qualcosa di incredibile.
Del resto è proprio Bronte – paese che fa provincia alla città etnea – il principale produttore del pistacchio in Italia, si stima infatti una percentuale che oscilla il 90% della produzione nostrana, mentre Iran ed USA producono il 70% della produzione mondiale di pistacchi. Insomma, un oro verde che viene ben retribuito e su cui ad oggi la produzione viene fortemente caldeggiata dalla enorme richiesta.