Asparagi: hai mai notato che dopo averli mangiati l’urina ha un odore molto forte? Scopriamo il motivo e tutto quello che c’è da sapere
La primavera è rappresenta il periodo dell’anno in cui la natura ci offre una buona varietà di frutta e di ortaggi dalle proprietà fantastiche. Tra questi ricordiamo con piacere gli asparagi. Amati alla stessa stregue delle fragole, sono apprezzatissimi e molto utilizzati in cucina, per la preparazione di ricette succulenti e tipica della tradizione culinaria Italiana. Il nostro paese è un buon produttore di asparagi, insieme alla Germania ed alla Francia. Ma proviamo a scoprire di più su questo straordinario ortaggio che profuma di primavera. Innanzitutto occorre precisare che la coltivazione di questo ortaggio ha origini molto antiche, producevano e consumavano gli asparagi già mille anni fa. Si tratta di una specie perenne, piuttosto rustica, dalle importanti proprietà benefiche, ottime quindi per la nostra salute e per il nostro benessere.
Per quanto riguarda la coltivazione di questo ortaggio, non occorre nessuna procedura particolarmente complicata, in quanto si tratta di una coltivazione che non richiede molto impegno e che non ha, quindi, grosse pretese né esigenze. Oltre ad essere, come abbiamo detto, un ortaggio comunemente ed ampliamente utilizzato nella nostra cucina, l’asparago è anche considerata una buona scelta per quel che riguarda le piante utilizzate a scopo ornamentale. Quello che noi mangiamo, comunque, è il germoglio. Affinché la coltivazione abbia un buon esisto è importante tenere in considerazione il clima in cui andremo a coltivare. Le temperature, per questa pianta, sono molto importanti ed è opportuno che oscillino tra i 18 ed i 23 gradi. Ad una temperatura inferiore ai 18 gradi oppure superiore ai 23 la coltivazione potrebbe essere compromessa e non dare i risultati sperati.
Asparagi: una coltivazione senza grosse pretese
Altro aspetto fondamentale, da tenere in considerazione per questo tipo di coltivazione, è l’illuminazione. Gli asparagi necessitano di una buona dose di luce giornaliera per potersi sviluppare in modo sano. Il terreno argilloso pare sia quello particolarmente predisposto per questa coltivazione. Per quel che riguarda l’irrigazione, invece, è importante che la pianta sia sempre ben idratata ma che, allo stesso tempo, non rimanga inzuppata di acqua. Questo potrebbe, infatti, causare, la famosa “asfissia”, caratteristica delle colture che ricevono troppa acqua. Gli asparagi sono ricchi di vitamine e di sali minerali ed oltretutto hanno un basso contenuto di calorie, sono infatti perfetti per chi segue una dieta o che vuole perdere peso.
Recenti studi hanno dimostrato che il consumo degli asparagi previene il diabete di tipo 2 ed è ottimo anche per la prevenzione di alcune forme di cancro. Sono diuretici ed ottimi antinfiammatori naturali, ricchi di fibre e di potassio. Contribuiscono in modo positivo sulle funzionalità del sistema nervoso e prevengono le malattie cardiocircolatorie, oltre che avere un ottimo effetto sull’apparato gastrointestinale e quindi sulla digestione. Le varietà di asparagi più comuni, che possiamo trovare con facilità nel nostro paese si differenziano per colore: rosa, viola e bianco, oltre al colore verde a cui siamo abituati a pensare quando parliamo di asparagi. Il colore dell’ortaggio varia a seconda se si tratta di un asparago coltivato oppure selvatico. Il consumo degli asparagi è fortemente sconsigliato a chi soffre di patologie legate ai reni, in quanto rientra tra gli alimenti estremamente ricchi di purine.
Se mangi gli asparagi l’urina ha un odore molto forte. Perché?
Tra gli effetti che possiamo notare dopo aver assunto questo ortaggio ricordiamo sicuramente la colorazione dell’urina ed anche l’odore. Ma come mai la nostra urina cambia dopo aver mangiato gli asparagi? La risposta è molto più semplice di quanto si possa pensare: nulla di grave, il forte odore che caratterizza la nostra urina è da imputare alle sostanze contenute negli asparagi. I germogli di questo ortaggio, infatti, hanno un alto contenuto di zolfo. Una volta assunti gli asparagi ed a digestione avviata, le molecole di tali composti chimici solforati, si preparano attraversare un processo di metabolizzazione, come avviene d’altra parte per qualsiasi cibo da noi ingerito. Tuttavia, l’odore forte che caratterizza la nostra urina dopo aver mangiato gli asparagi non viene sentito da tutti o comunque non con la stessa intensità.
Vi sarà sicuramente capitato di aprire l’argomento con amici e certamente qualcuno vi avrà detto di non aver mai sentito quest’odore così forte. Ma come mai esiste questa differenza? Sono stati eseguiti diversi esperimenti al riguardo, uno studio pubblicato su “Plos Genetics” ha dimostrato che si tratta di una questione tutta genetica. L’esperimento ha infatti rivelato che le persone che non riuscivano a sentire l’odore forte dell’urina avevano in comune una mutazione genetica del cromosoma 1. Per questo motivo in tali soggetti, nel loro naso, non è risultato essere presente un recettore olfattivo che di conseguenza non gli permetteva di sentire il famoso odore. Ma non è tutto. Secondo un altro studio, pubblicato sul “Chemical Senses” pare sia stato ampiamente dimostrato che non tutte le persone sono in grado di rilasciare tali odori dalle urine, ma come avviene anche per il sudore.
L’odore delle urine perché può cambiare in base alle persone
E’ proprio attraverso tali liquidi corporei, oltre che alle urine, che il nostro corpo espelle le tossine e tutto ciò che deve essere in qualche modo espulso dal nostro organismo, in quanto non risulta essere utile ad alcun processo. Le motivazioni possono essere diverse: in primo luogo potrebbe dipendere dalla concentrazione della sostanza assunta, la quale potrebbe essere troppo bassa. In secondo luogo occorre sottolineare che ogni individuo metabolizza queste sostanze in modo diverso e da questo potrebbe dipendere anche la concentrazione degli odori, la loro intensità.
Quindi possiamo affermare che esistono sì individui che producono urine con odori forti ma che non li percepiscono, ma esistono anche persone che pur assumendo determinati alimenti non producono un’urina con un concentrato di odore così forte. In conclusione, vogliamo sottolineare l’importanza di consumare sempre gli ortaggi e la frutta di stagione e di preferire quelle a km zero. Si tratta di piccoli ma fondamentali accorgimenti che risultano essere determinanti sia per ciò che riguarda il benessere del nostro ecosistema ma anche per la nostra salute. Ricordiamo, infatti, che le colture che provengono dalle serre o dalle coltivazioni “intensive” non avranno sicuramente le stesse proprietà e gli stessi benefici che possiamo trovare in quelle biologiche o naturali.