Non conosci la permacultura? Questa pratica permette risultati incredibili nella coltivazione dell’orto!
In pochi forse conosceranno la permacultura, una pratica sempre più diffusa e apprezzata tanto da diventare un punto di riferimento per chi desidera prendersi cura del proprio orto e giardino in modo sostenibile ed ecologico. Ma cos’è esattamente la permacultura e come può essere utilizzata per migliorare la qualità del nostro spazio verde? Ebbene, esistono alcuni principi alla base di questa pratica che dovresti conoscere per rendere il tuo orto un oasi ecosostenibile a 360 gradi.
Permacultura, una scelta di vita e di sostenibilità, ecco cosa dovresti sapere di questa innovativa pratica
Il termine permacultura è stato coniato già negli anni ’70 dall’ecologo australiano Bill Mollison, è prevede un approccio olistico all’agricoltura e al design ambientale che si basa sull’osservazione e sull’imitazione dei processi naturali. L‘obiettivo principale è quello di creare sistemi produttivi che siano autosufficienti, sostenibili e in armonia con l’ambiente circostante, grazie all’uso di tecniche e metodologie che rispettano la biodiversità e gli equilibri naturali.
Per comprendere meglio cosa significhi applicare la permacultura nel proprio orto o giardino, è fondamentale conoscere i tre principi etici che ne costituiscono la base e che sono la cura della terra, ovvero preservare e rigenerare il suolo, l’acqua e l’aria, promuovendo la biodiversità e proteggendo gli ecosistemi naturali.
La cura delle persone, ovvero soddisfare i bisogni umani di cibo, alloggio, salute e benessere garantendo una qualità della vita equa e sostenibile e la ridistribuzione equa delle risorse, cioè condividere i beni e le conoscenze in modo equo e solidale, promuovendo la cooperazione e la responsabilità sociale.
Una volta compresi questi principi, è possibile iniziare a progettare e realizzare il proprio orto o giardino seguendo alcune regole fondamentali della permacultura, tra queste è fondamentale l’osservazione e analisi del contesto, ovvero studiare attentamente il proprio spazio verde tenendo conto dei fattori climatici, geologici e biologici che lo caratterizzano. In questo modo sarà possibile individuare le soluzioni più adatte per valorizzare le risorse naturali e ottimizzare le interazioni tra le diverse componenti del sistema.
La permacultura prevede anche una suddivisione dello spazio in diverse aree funzionali, ognuna delle quali dedicata a specifiche attività e colture. Questa organizzazione permette di ottimizzare l’uso delle risorse e di facilitare la gestione delle attività quotidiane. Infine è di primaria importanza anche la scelta delle specie vegetali, nella permacultura, infatti, si prediligono le piante autoctone e adattabili alle condizioni locali, in modo da ridurre al minimo gli interventi esterni e garantire un buon grado di resilienza, privilegiando la diversità e la complementarità delle colture, in modo da favorire l’instaurarsi di relazioni simbiotiche tra le diverse specie.
Oltre quanto indicato prima, pratiche ecosostenibili come la raccolta dell’acqua piovana, irrigazione a goccia o l’utilizzo di pacciamatura organica utile a mantenere l’umidità, sono anch’esse alla base della permacoltura, per creare un contesto armonico in cui uomo, piante e ambiente in generale siano in sintonia e si aiutino uno con l’altro per ottenere un reciproco vantaggio che non sia di peso per la natura.