Le casette prefabbricate in legno sono un elemento con cui arricchire il giardino, non solo piacevole alla vista, ma anche pratico. Eccone maggiori dettagli e qual è l’iter burocratico per la sua installazione.
Oasi di benessere, il giardino dà un quid in più in qualsiasi abitazione. È un luogo grazie a cui immergersi nella natura per staccare la spina, prendendo una boccata di aria, oppure organizzare pranzi e cene con amici e parenti. Per non parlare di chi ha il pollice verde e adora prendersi cura del giardino, tra fiori, piante e orto.
Per aumentare l’efficienza del giardino – nonché la sua funzionalità – sono immancabili le casette in legno prefabbricate. Molto graziose, hanno il pregio di essere anche davvero pratiche permettendo di custodire oggetti utili nella vita del giardino.
Per l’installazione di una casetta in legno tuttavia è fondamentale non andare alla cieca, ma seguire dei passaggi ben precisi, previsti dall’iter burocratico che si aggiunge alla normativa in fatto di costruzioni in giardino. Ecco tutto quello da sapere.
Casette prefabbricate in legno e la loro installazione: tutti i dettagli
In primo luogo è bene essere a conoscenza degli usi della cassetta destinata al giardino. Questo elemento è finalizzato al deposito di attrezzi e funge anche da capanno, ma anche come depandance di dimensioni ridotte.
La sua superficie può essere tra i 6 e i 20 metri. In questi casi – rientrando nel comparto dell’edilizia libera – per la sua installazione la legge prevede solo che sia necessario darne comunicazione. Il quadro, però, si complica nel caso di strutture più grandi.
È necessario realizzare una relazione tecnica illustrativa. Si tratta di un documento in cui sono raccolte le specifiche della casetta che si andrà a posare, in particolare indicando le dimensioni, la sua posizione, la distanza dagli altri manufatti.
In allegato devono essere aggiunte anche la pianta della struttura e delle fotografie. Tutta la documentazione raccolta deve essere firmata da uno specialista del settore (quale un tecnico, un geometra, un ingegnare, un architetto) e va poi consegnata al proprio comune che potrà valutare se può accordare il permesso per la costruzione della cassetta, attraverso la Denuncia di Inizio Attività (DIA).
Se si è ricevuta la DIA, bisogna aspettare un mese prima di iniziare i lavori. Dopo 30 giorni si ha il via libera per poter iniziare i lavori destinati a installare la casetta. Da comune a comune la normativa può variare, quindi è bene sempre fare una verifica, come per le altre costruzioni in giardino, come per esempio il caso del pozzo privato. Se la cassetta prefabbrica è più piccola di 20 metri potrà essere installata anche nei terreni non edificabili.