Coltivare un albero di noce è un ottima soluzione per avere noci in abbondanza: la tecnica dell’innesto è perfetta per stimolare la pianta.
Originario dell’Asia, l’albero di noce è una pianta bella ed elegante, che può raggiungere anche i 30 metri di altezza, e regalare una chioma tondeggiante ampia. È una delle piante più antiche del pianeta, è molto longeva, vigorosa, il cui tronco è spesso e dritto, resistente al gelo invernale. È autofertile e permette l’impollinazione grazie all’ausilio del vento.
L’albero di noce si pianta a poca profondità del terreno, bastano 15 centimetri. Il trapianto deve essere effettuato durante l’inverno, possibilmente in un terreno a medio impasto e ricco di nutrienti. Non ama gli sbalzi termici e predilige un’esposizione a sud ovest, magari in un punto protetto dalle correnti. Le concimazioni devono essere periodiche, con concimi a base di potassio e di azoto.
Come praticare l’innesto su un albero di noce
L’albero di noce si presta benissimo per l’innesto, una tecnica molto antica che migliora la resistenza della pianta e la qualità dei suoi frutti. Si può attuare facilmente, seguendo alcuni consigli. In pratica, bisogna saldare due rami, in modo tale da formare un solo individuo forte, resistente e produttivo. La maggior parte degli innesti si effettua durante la tarda primavera e l’estate.
In questo periodo, infatti, le temperature miti forniscono le condizioni ideali per un innesto sicuro. Di tipi di innesto ne esistono diversi, come ad esempio l’innesto a gemma dormiente, l’innesto a zufolo, innesto a pezza, innesto a marza, oppure l’innesto a spacco inglese, infine, c’è l’innesto a corona. Quando si eseguono gli innesti, è importante utilizzare i materiali giusti, come coltelli affilati per incidere bene senza rischiare di produrre infezioni.
Oppure, strumenti come fili per le legature, mastici per le fessure e per le giunture. Una volta praticato l’innesto corretto, la pianta sarà più forte, resistente sia alle malattie, sia agli attacchi dei parassiti e sia agli agenti climatici. La pianta di noce è molto forte e si coltiva facilmente in ogni condizione, anche se spesso è preda di attacchi parassitari. Si può dare vita a una piantina anche in bottiglia (Qui l’esperimento).
Quale innesto praticare sull’albero di noce? Partendo dai germogli. Si recidono i germogli a una lunghezza di 20 cm circa, rimuovendo le foglie più grandi. A questo punto, si taglia una parte del ceppo, ossia il portainnesto, rendendo la superficie levigata e piana. Dunque, si prepara l’innesto, tagliando l’estremità del germoglio, conficcandola nel portainnesto, dopo aver praticato delle cavità.
Per impedire che i germogli possano cadere dal ceppo, visto che devono essere piantati ai lati del ceppo, si passa un nastro, che stringe tutte le parti. Il nastro, inoltre, evita la penetrazione di batteri e funghi, e lo si lascia per un paio di mesi, fino a quando la pianta non avrà cicatrizzato i tagli e saldato perfettamente i germogli al ceppo, producendo così nuove diramazioni.