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Di cosa sono fatti i copricapi delle guardie inglesi? Che scempio!

Sapevi che per realizzare i copricapi delle guardie inglesi viene commesso un vero scempio? Scopriamo il perché, una cosa davvero inaccettabile!

Una guardia in posa (Canva) – Orizzontenergia.it

Le guardie reali inglesi sono famose in tutto il mondo per la loro divisa peculiare, in particolare per i loro copricapi denominati “berrettoni”. Sono tanti i turisti che cercano di scattare una foto con le guardie inglesi e immortalare la particolarità delle loro divise, inquadrando soprattutto dei loro berrettoni. Non tutti sanno, però, che questa tipologia di cappello è realizzata utilizzando la pelle e la pelliccia degli orsi neri canadesi.

Infatti, è proprio il Canada il paese che fornisce il materiale per realizzare i berrettoni delle guardie inglesi. Per ogni cappello realizzato un orso viene ucciso. Se si pensa che durante la celebrazione del 70° anniversario del regno della regina Elisabetta erano presenti ben 1400 guardie, vuol dire che per realizzare 1400 cappelli, 1400 orsi sono stati catturati e hanno perso la vita.

Una primitiva usanza: i copricapi utilizzati dalle guardie inglesi fatti col sangue

Le guardie inglesi all’ingresso del palazzo (Canva) – Orizzontenergia.it

L’uccisione degli orsi avviene realizzando una vera e propria caccia all’orso, che inizia nei periodi primaverili, quando gli orsi, usciti dal letargo, iniziano a muoversi nei boschi. I bersagli più semplici sono le mamme orse che si muovono con i loro cuccioli in cerca di cibo. Sono diverse le modalità di uccisione, dalle armi da fuoco fino alle frecce e alle lance.

Si tratta di un vero e proprio genocidio caratterizzato dall’uccisione brutale di tantissimi orsi che, alcune volte, nel tentativo di fuggire all’attacco, muoiono dissanguati. Chiaramente, questa tipologia di macabra uccisione, atta solo a mantenere una tradizione ormai arcaica e anacronistica, è stata contestata innumerevoli volte.

Orso nero canadese (Canva) – Orizzontenergia.it

La regina Elisabetta stessa, attenta all’ambiente, aveva proposto di non far più indossare copricapi di pelliccia vera, optando per una pelliccia sintetica. Tuttavia, nonostante la sua proposta, nulla è cambiato, tanto che i copricapi continuano ad essere costituiti da pelle e pelliccia d’orso. Ad oggi, l’organizzazione per i diritti degli animali Peta sta proponendo di abbandonare la pelliccia vera e di utilizzare pelle e pellicce sintetiche, in modo tale da fermare questo genocidio, preservando la vita degli animali.

Ad oggi, sono ancora tanti gli accessori e gli indumenti realizzati con pelle vera: cinture, portafogli, giacche, rivestimenti di auto. Dovremmo cercare di sensibilizzare maggiormente tutti i cittadini, lasciando alle spalle queste brutali abitudini, che comportano l’uccisione di migliaia di animali innocenti. Sarebbe ora che aprissimo gli occhi, di fronte a tali stupide usanze primitive, anche perché ci sono tante soluzioni alternative per la creazioni di abiti e accessori.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.