Scegliere di seguire la linea della maternità sostenibile si può: ecco alcuni consigli su come agire in modo green senza rinunciare al benessere del piccolo
Oggi si parla molto di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, di buone pratiche e di piccole azioni singole e quotidiane che possono fare la differenza. In un pianeta che ha perso l’orientamento, dove la temperatura è sempre più alta, le stagioni sfalsate e gli eventi estremi sempre più ricorrenti, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte senza più girarsi e nascondersi.
Vivere in modo sostenibile è semplice, perché ci chiede di tornare alle origini, facendo nostri molti usi che erano dei nostri nonni. In questo anche il diventare mamma e come vivere questo momento può fare la differenza per la difesa dell’ambiente. Si parla, infatti, di maternità sostenibile, ma come riuscirci e come agire? Una piccola guida che aiuta a riflettere.
Parlare di maternità sostenibile non è né un’utopia e nè tantomeno una esagerazione, è solo un modo per tornare alla semplicità delle cose e fare sì che anche questo bellissimo momento della vita non diventi così legato al consumismo. Da dove partire? In primis dall’abbigliamento del piccolo. Oggi si tende ad avere tantissime tutine e abitini che il nascituro metterà forse una sola volta.
Essere vicino all’ambiente significa acquistare l’indispensabile ed una volta che non vengono più usati donarli oppure rivenderli. Allo stesso modo anche usare gli abiti di seconda mano che per un bimbo piccolo sono sicuramente come nuovi, è una bella azione green. Lo stesso vale per le culle, le carrozzine ed i fasciatoi. Verranno usati per pochissimo tempo per poi essere messi da parte. Anche in questo caso si può optare per la scelta del second-hand e se ancora in buone condizioni donarli a sua volta.
Altro aspetto da guardare sono i pannolini: quanti se ne sprecano per ogno bambino? Un abisso. Quelli lavabili ci aiutano ad eliminare un sacco di rifiuti dall’ambiente e a risparmiare. Basta pensare che nel primo mese di vita si sprecano all’incirca 360 pannolini monouso, per quelli lavabili diventano al massimo 20. E se proprio non si riesce a lavare, si possono scegliere sempre i pannolini ecologici che si decompongono con più facilità.