Le orchidee selvatiche sono piante meravigliose, non bisogna mai raccoglierle, poiché sono specie protetta: ecco cosa rischiano i trasgressori.
Le orchidee sono delle piante meravigliose ed eleganti, originarie delle aree tropicali e subtropicali del nostro pianeta. Si tratta di piante amate da tutti, costituite da fiori di diversi colori e sfumature, adatte a decorare le nostre case, ma anche i nostri giardini e balconi. Non a caso, si è soliti donarle come regalo, per abbellire un angolo della casa. Ma di orchidee se ne contano ben 30 mila specie diverse. Alcune di queste, quelle selvatiche, sono specie protette.
Esistono dei fenomeni, naturali e non, che stanno contribuendo all’estinzione delle orchidee. Tra questi, un fenomeno dovuto all’uomo è il cosiddetto Orchidelirium, ovvero una mania di collezionismo di più specie possibile di questa pianta ornamentale. Chiaramente, una diffusione eccessiva di collezionismo di orchidee potrebbe diventare davvero molto pericolosa e contribuire in maniera determinante all’estinzione della specie vegetale.
Orchidee selvatiche sono una specie protetta a rischio estinzione, non bisogna raccoglierle
Oggetto di questo fenomeno legato al collezionismo sono principalmente le orchidee selvatiche. Si tratta di specie che crescono spontaneamente e diffuse in tutto il mondo. Anche in Italia si trovano alcune versioni di specie selvatiche, come la Dactylorhiza sambucina, diffusa principalmente in zone di alta quota. Le specie selvatiche, quindi, vengono spesso raccolte in maniera incauta, semplicemente per ampliare la propria collezione.
Tuttavia, questa raccolta incauta, può portare a un vero rischio di estinzione, soprattutto nei confronti di alcune delle specie selvatiche attualmente esistenti. In molti, inoltre, non sanno che le orchidee sono oggetto di protezione naturale, quindi la loro raccolta è severamente è vietata.
Ma non è tutto, perché un altro fenomeno che sta contribuendo al rischio di estinzione delle orchidee è legato ai cambiamenti climatici. Infatti, la crescita di queste piante è legata molto all’esistenza di altri organismi, i quali, se si dovessero estinguere a causa dei cambiamenti climatici, provocherebbero anche l’estinzione di alcune specie di orchidea.
Infine, fino a poco tempo fa esistevano degli ambienti di prateria ricchissimi di orchidee. Questi ambienti richiedevano un mantenimento da parte di agricoltori o pastori, i quali, grazie al pascolamento delle pecore o alle attività di agricoltura, favorivano un ambiente adatto alla crescita delle piante. La diminuzione di queste attività, invece, ha poi portato sempre di più all’insediamento di altre forme vegetali, impedendo la crescita spontanea delle orchidee.