1ora al giorno nel traffico: è questo l’esito dell’inchiesta di Altroconsumo. Cosa si può fare e cosa ci aspetta se continuiamo così
Il traffico continua a decongestionare le nostre città rendendole poco vivibili dal punto di vista degli spostamenti ma anche dell’aria. Inquinamento e smog sono ancora una tragica realtà nonostante sappiamo da tempo, ormai, che alcune abitudini dovremmo metterle da parte per il bene nostro e del pianeta. Eppure l’auto resta un mezzo che gli italiani non riescono ad abbandonare.
Un dato di fatto confermato anche dall’ultima indagine realizzata da Altroconsumo che ha rivelato che nelle principali città italiane, Milano, Roma e Napoli, i cittadini trascorrono oltre un’ora del loro tempo in macchina, quando, invece, potrebbero spostarsi a piedi e con i mezzi pubblici, scelta decisamente più sostenibile e anche economica. Ma perché la svolta non avviene e gli italiani restano un popolo di incalliti automobilisti?
Gli italiani trascorrono più di 1ora al giorno nel traffico. Non riescono a fare a meno dell’auto perché, dicono, è una vera necessità. Si sentono obbligati a mettersi alla guida in quanto non trovano nelle altre soluzioni proposte una valida e funzionale alternativa. A dirlo sono soprattutto i lavoratori che si sentono quasi vincolati alle quattroruote, per lo più tutte a benzina e diesel.
Un romano percorre 21 km al giorno in macchina, che si abbassano a 18 per i milanesi e a 14 per i napoletani. Ad ogni modo tanto, troppo. Oltre ai disagi, i cittadini italiani sottolineano che questa situazione non è né piacevole né benefica. “Il traffico intenso è considerato un problema importante soprattutto a Napoli e a Roma” spiega Altroconsumo mentre a Milano quello che preoccupa le persone è l’inquinamento e la scarsa qualità dell’aria.
Sono proprio queste le principali conseguenze che paghiamo passando così tanto tempo in auto. Le polveri sottili emesse dai fumi del traffico si depositano nell’aria e ancora, l’suo dei combustibili fossili per gli spostamenti non fanno altro che immettere altre ed ingenti quantità di anidride carbonica nell’atmosfera alimentando la già difficile situazione delle alte temperature sul pianeta, già preventivate per l’anno in corso. Rallentando i ritmi, cambiando abitudini di spostamento, non solo la nostra salute ne gioverebbe, respirando aria meno inquinata, ma garantiremmo al pianeta una sopravvivenza migliore con un graduale arrivo alla tanto sperata neutralità climatica.