Può sembrare banale ma tra le due categorie selvatico o selvaggio, la differenza è enorme! Non immagineresti mai qual è il particolare determinante
Ogni mattina il bosco offre una nuova varietà di giochi di luce e colori in cui i suoi abitanti si risvegliano e cominciano a portare avanti una lotta silenziosa per la loro sopravvivenza.
Tra questi abitanti vi sono quelli che l’uomo ha classificato come animali selvatici e selvaggi, ma quali sono le differenze tra questi due termini?
Questa domanda è interessante e rivela aspetti della natura e della terminologia che spesso sfuggono alla nostra attenzione ma sulla quale vale davvero la pena soffermarsi un minuto.
Spesso nel linguaggio comune si tende a non far distinzione tra le due terminologie, ma le differenze sono sostanziali. Iniziamo con il termine “selvatico“, un aggettivo che viene utilizzato per descrivere gli animali che vivono liberamente in natura, lontani dall’intervento e dal controllo dell’uomo.
Questi animali, che includono lupi, orsi, aquile e molte altre specie anche vegetali, seguono i ritmi naturali imposti dal clima e dalle stagioni, si nutrono di ciò che la natura offre e si adattano alle sfide poste dai predatori e dalle variazioni climatiche.
In contrasto, il termine “selvaggio“ ha una connotazione leggermente diversa, pur riferendosi ancora a creature che vivono libere e senza il controllo diretto dell’uomo, quest’etichetta suggerisce un livello di imprevedibilità o di aggressività che non permetterebbe a questo animale una convivenza con l’uomo.
Gli animali selvaggi possono essere percepiti come pericolosi o minacciosi, in parte a causa delle loro dimensioni, forza o comportamento, e in parte a causa della nostra mancanza di comprensione o familiarità con loro, ma in realtà non è così, è semplicemente la loro natura selvatica e la mancata interazione con l’uomo a renderli selvaggi.
In effetti, basandoci su quanto detto, la distinzione tra “selvatico” e “selvaggio” è in parte solo una questione di prospettiva umana, una sfumatura che sottolinea l’importanza del nostro modo di vedere e interpretare il mondo naturale.
Una caratteristica importante da ricordare, tuttavia, è che entrambi questi termini esprimono una sorta di distanza tra l’uomo e l’animale.
Sia gli animali selvatici che quelli selvaggi vivono al di fuori dell’ambito di controllo o di influenza diretta dell’uomo, fattore importantissimo da mantenere, soprattutto per la salvaguardia di alcune specie .
Infine la distinzione tra selvatico e selvaggio può aiutarci a capire meglio il nostro rapporto con il mondo naturale.
Può incoraggiarci a riflettere sulla nostra posizione come una specie tra tante ed a rispettare la libertà e l’indipendenza degli animali riconoscendo la meraviglia e la varietà della vita sulla terra che può andar benissimo avanti senza etichette e senza il nostro controllo.
Dopotutto la diversità e la complessità della natura è una delle sue qualità più affascinanti e che si tratti di animali o piante selvatici, o selvaggi, poco importa, l’importante è riconoscere quando, farci da parte, è importante almeno quanto l’impegnarci nella sua salvaguardia.