Pensi che le stanze degli alberghi siano davvero ben pulite? Allora rimarrai senza parole quando scoprirai quello che puoi trovarci
Maggio è ormai finito, nonostante le temperature che ci hanno accompagnato sono state tutt’altro che primaverili ed ancora oggi si mostrano abbastanza ballerine, le prenotazioni per il pernottamento in albergo danno già il tutto esaurito. Indipendentemente dalle condizioni climatiche, dunque, la maggior parte delle persone hanno il desiderio ed anche l’esigenza, di staccare la spina e di svagarsi anche solo per il fine settimana. La nostra Italia è ricca di città fantastiche in cui è possibile trascorrere dei piacevoli giorni di vacanza, che si tratti di mare, montagna o luoghi in cui poter visitare ed assaporare arte e cultura, insomma ne abbiamo per tutti i gusti e per tutte le esigenze, anche dal punto di vista strettamente economico. Per l’anno 2023 molte sono le regioni che hanno ricevuto la famosa “bandiera blu”.
Certo è che, dopo questi ultimi anni, passati tra le restrizioni per la pandemia e gli aumenti causati dalle vicende politiche che hanno coinvolto l’Europa, i costi delle vacanze, anche solo per pochi giorni, sono lievitati tantissimo. Questo è un dato di fatto che non possiamo non considerare. D’altra parte, però, il sold out che viene registrato già da ora, per tutta l’estate, è indice che la stragrande maggioranza delle persone è disposta a rinunciare a tante cose ma non a quella “spina da staccare”. Ma di questa necessità ne approfittano le strutture alberghiere, mantenendo i prezzi sempre mediamente alti? Sicuramente si, specialmente nelle zone in cui vivono solo ed esclusivamente del turismo nella stagione estiva.
Il focus di questo articolo, comunque, non vuole riguardare i rincari anche nel settore alberghiero, che sono palesi e che in alcuni casi sono anche l’unico modo che hanno le strutture per mantenersi in “vita”. In questo articolo vogliamo occuparci, più nello specifico, delle stanze degli alberghi. Sono davvero così pulite? Ad occuparsi di questa tematica sono stati i giornalisti del famosissimo programma televisivo “Le Iene“, i quali hanno montato un servizio ad hoc mostrando quello che si cela, in realtà, proprio dietro la pulizia delle stanze degli alberghi. Quello che è emerso lascia davvero senza parole. Forse molti di noi, quando si trovano nel letto di un albergo, poco prima di addormentarsi, vengono sfiorate dal pensiero di chi possa aver usato quel letto poco prima.
A chi non è mai capitato di fare una controllata generale almeno a lenzuola ed asciugamani quando si è trovato fuori casa? Spesso non si riscontrano grossi problemi, tant’è che riusciamo a dormire tranquilli ed a utilizzare la biancheria tranquillamente, convinti che la pulizia sia stata eseguita con cura. Sbagliato! Ci sono tracce che, ad occhio nudo, possiamo non vedere. Che cosa vuol dire questo? che potrebbe capitare di dormire tra lenzuola che sembrano pulite, ma che in realtà possono contenere tracce di sudore, urina, sperma o qualsiasi altro liquido biologico. Il servizio delle “Iene” ci spiega nel dettaglio come è possibile che accada questo, usando, tra le altre cose, strumenti presi in prestito dall’International Crime Analysis Association.
In questa associazione Italiana vengono svolte moltissime ricerche nel campo dell’investigazione. Il laboratorio è ricco di strumenti, sofisticati e non, che vengono, appunto, utilizzati dalla Polizia Scientifica per raccogliere prove a sufficienza sulla scena del crimine. Vengono utilizzate, ad esempio, polveri di diverso colore, per visualizzare le impronte digitali. Tutti questi prodotti, dunque, sono utili per rilevare tracce che ad occhio nudo non potrebbero essere viste. Tra i tanti strumenti, ad attirare l’attenzione della giornalista inviata è la “lampada a ultravioletti“. Di che cosa si tratta? Appare come una semplice torcia, ma questa lampada ha la funzione, utile e determinante, per rilevare le tracce biologiche. Puntando la luce sulla superficie oppure su un tessuto, si avrà una reazione, sarà visibile, infatti, una macchia fluorescente che indicherà la presenza di una traccia biologica.
Ci riferiamo sempre a residui o macchie che non sono visibili ad occhio nudo. Mi spiego meglio. Se su un lenzuolo abbiamo macchie di urina o di sudore, sciacquando semplicemente il tessuto, senza utilizzare detersivi o disinfettanti ed a una temperatura bassa, il lenzuolo apparirà perfettamente pulito. Tuttavia, la macchia sarà ancora presente, proprio lì, nello stesso punto. Proprio a fronte di questi dati recuperati parte l’esperimento delle “Iene”. Con il supporto della Dottoressa Buzzone, famosa criminologa, viene effettuato un “tour” in una stanza d’albergo per verificare, appunto, le reali condizioni di pulizia e di igiene. L’albergo interessato all’ispezione è un 3 stelle. Apparentemente pulito ed in ordine. Solo apparentemente.
Sotto l’occhio attento della Dottoressa, con l’utilizzo della lampada, emergono tracce biologiche che possono essere, come abbiamo già detto, urina, sudore o anche sperma. Occorre precisare che per definire in modo esatto di quale liquido biologico si tratti occorre attare un ulteriore passaggio. Tracce di feci o di sangue non possono essere rilevate attraverso la lampada. Dalla prima ispezione, dunque, sono emerse diverse tracce, sia sul piumone, sul copriletto ed anche sulla moquette. Per poter conoscere, con certezza, la natura delle tracce occorre eseguire un tampone, utilizzando dei prodotti chimici. Il primo passo è quello di rilevare, appunto con il tampone, la traccia che si vuole “identificare“.
In base alla reazione chimica che scaturisce dal contatto con la traccia e il liquido utilizzato, possiamo dunque capire di che cosa si tratta. Ogni liquido biologico si colora in modo diverso a seconda se si tratta di urina, sudore oppure liquido seminale. La stanza analizzata, dunque, presenta diverse macchie di sperma, non visibili ad occhio nudo. Stessa situazione si verifica in una struttura alberghiera a 5 stelle, da più di 300 euro a notte. Anche in questo caso, apparentemente la stanza, il letto e tutto il resto appare perfettamente pulito, tanto che le lenzuola profumano. Tuttavia, anche in questo caso la lampada evidenzia tracce biologiche diverse, tra liquido seminale e urina, su piumone e copriletto.
Come si può evincere dall’esperimento, molto interessante e soprattutto utile, che si tratti di un albergo a 3 stelle oppure di una suite in un più costoso 5 stelle, non fa differenza. Le lenzuola sono sempre abbastanza pulite, mentre per quel che riguarda copriletti e piumoni o non vengono lavati oppure viene effettuato un lavaggio, come abbiamo indicato prima, a temperature molto basse e senza l’utilizzo di detersivi o disinfettanti. Si tratta di una situazione molto poco incoraggiante, visto anche il periodo in cui ci troviamo, in prossimità delle ferie estive. Tuttavia è giusto portare a conoscenza di tutti questa eventualità in modo che, chi si trova a dover pernottare in albergo possa utilizzare le giuste precauzioni.
Occorre giustamente precisare che ci saranno sicuramente strutture alberghiere in cui non si verificano questi tristi inconvenienti e dove le pulizie delle stanze vengono svolte in maniera più accurata e scrupolosa, così come dovrebbe essere. Anche perché chiunque può pernottare in una stanza d’albergo e per le motivazioni più disparate. Una pulizia non adeguata, oltre ad essere aberrante per chiunque, potrebbe anche mettere a rischio la nostra salute in quanto le tracce biologiche potrebbero essere veicolo di infezioni o la causa di problemi ben più seri. Indipendentemente se si tratti di una pensione economica o di una struttura stellata, la prima cosa, fondamentale, è quella di garantire al cliente la massima igiene e pulizia. Approfittiamo di questo articolo per elencarvi le destinazioni più sostenibili del 2023: date un’occhiata!