Vive senza cuore può sembrare impossibile, ma un uomo c’è riuscito. Ecco la storia della prima persona sulla faccia della terra sopravvissuta anche senza l’organo cardiaco.
Una storia che va oltre qualsiasi immaginazione ha fatto il giro del mondo. Avete presente quelle situazioni da film che sono talmente assurde da andare contro ogni logica? Ecco la vicenda in questione è tra queste. Il suo protagonista è un uomo che è riuscito a vivere senza cuore.
55 anni, si tratta di Craig Lewis colpito da una grave malattia cardiaca che l’ha condotto tra la vita e la morte. Neanche un pacemaker è riuscito a salvare il suo destino: poi l’idea geniale di un gruppo di medici che ha svoltato tutto, portando il 55ene a vivere senza l’organo cardiaco. Ecco cosa si sono inventati i dottori, salvando così il paziente a un passo dalla fine della sua vita.
Il primo uomo al mondo a vivere senza cuore: la storia toglie il fiato
Pensare di vivere senza cuore sembra una cosa impossibile, da fantascienza. Ma Craig Lewis ha reso questa situazione impensabile realtà. Tutto è cominciato con il fatto che neanche un pacemaker sembrava riuscire a salvarlo dalla sua gravissima malattia cardiaca che lo ha portato a sfiorare il collasso. A colpire l’uomo una grave forma di cardiomiopatia amiloidotica.
Ricoverato presso l’ospedale Texas Heart Institute, per salvarlo i dottori hanno trovato una soluzione pazzesca: far vivere il paziente senza il cuore. Grazie a un’intuizione di Dr. Billy Cohn e di Dr. Bud Frazier si è trovato un modo per far sopravvivere l’uomo, ormai a un passo dal decesso.
Nel suo corpo è stato installato un dispositivo speciale che grazie a un flusso continuo permette al sangue di circolare all’interno del corpo regolarmente, senza pulsazioni. Chiamato Left Ventricular Assist Device, il sistema è conosciuto come LVAD.
Questo sistema ha richiesto un’operazione lunga 48 ore per la sua installazione e ha dato un’altra change al 55enne che altrimenti sarebbe morto dopo pochi giorni. Il suo cuore è stato asportato e al suo posto è stato installato il dispositivo che ha reso possibile la sua sopravvivenza: dopo l’intervento l’uomo è riuscito a sedersi e a interagire con lo staff dell’ospedale.
Se il signore è riuscito a sopravvivere per un po’ di tempo senza cuore, purtroppo una serie di complicazioni a livello di fegato e reni ne hanno dettato dopo alcuni mesi dall’installazione del LVAD il decesso.
