Alluvioni in Italia, le aree a rischio

ISPRA fa il punto della situazione riguardo alle alluvioni in Italia e alle zone più a rischio: i dati aggiornati relativi all’intero territorio.

Campi allagati (Canva) – Orizzontenergia.it

Come ogni anno, ISPRA, l’ente legato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, fornisce i dati aggiornati riguardanti la situazione ambientale dell’Italia. In questo caso, andiamo a scoprire i dati relativi alle alluvioni dei giorni scorsi e alle aree più a rischio sul territorio italiano. Quale area è maggiormente esposta al rischio idrogeologico?

Le indagini effettuata da ISPRA sono utili per confrontare i dati rispetto al passato, ma anche per spronare le istituzioni ad agire, incentivando agli interventi tecnici e politici, in modo tale da ridurre ogni sorta di rischio. Le alluvioni dei giorni scorsi in Emilia Romagna non fanno altro che mettere in evidenza le criticità del nostro territorio.

I dati ISPRA sulle alluvioni in Italia: quali sono le zone maggiormente esposte?

Auto inghiottite dall’acqua (Canva) – Orizzontenergia.it

L’Emilia Romagna, come confermano i dati, e come evidenziano le alluvioni appena accadute, è la Regione italiana a soffrire maggiormente il rischio idrogeologico. Si tratta di un’area fortemente esposta a frane, alluvioni e smottamenti. In questa zona d’Italia, la quasi totalità dei Comuni si trova in aree pericolose, a rischio medio/elevato.

In Italia sono circa 430 mila i cittadini che vivono in zone a rischio elevato, mentre sono oltre 2,3 milioni quelli che vivono in aree a rischio medio, e 300 mila i cittadini che popolano aree a rischio minore. Ferrara è la provincia mediamente più esposta, a seguire troviamo Ravenna, Rovigo, Mantova, Venezia, Reggio Emilia e Bologna. La Sicilia, invece, è la Regione con minore rischio di alluvioni.

La cosa che sconcerta è che, nella sola Emilia Romagna, sono quasi 600 mila gli edifici a rischio alluvione, cioè costruiti dove non dovrebbero stare. Significa il 60,2% del totale degli edifici di tutta la Regione. Purtroppo, proprio per la conformazione del territorio, l’Italia è uno dei paesi europei più esposti a eventi estremi. Essendo quasi interamente circondata dal mare, ed avendo una forma sottile, non ha lo spazio necessario per contenere l’acqua delle esondazioni.

Alluvioni sul territorio italiano, un dramma che si può prevenire

Città sommersa dall’acqua (Canva) – Orizzontenergia.it

Tra l’altro, questa condizione si è aggravata nel corso dei decenni, a causa dell’eccessiva urbanizzazione. L’espansione dei centri abitati e delle infrastrutture, e quindi della cementificazione, ha generato ulteriori danni al territorio, diminuendo la capacità del suolo di assorbire l’acqua della pioggia.

Occorre intervenire con piani concreti, limitare l’urbanizzazione lungo le coste dei fiumi, riforestare le zone cementificate, creare fossati e laghi nelle campagne, ideali per la raccolta idrica, utili non solo per contenere l’acqua, ma anche per far fronte ai periodi di siccità.

Secondo ISPRA, le aree a rischio basso rischiano una alluvione ogni 200 anni circa, quella a rischio medio ogni 100 anni, quelle a rischio elevato, tra i 20 e i 50 anni. In tutto il territorio italiano, il 14% è localizzato in zone a rischio basso, il 10% in aree a pericolosità media, il 5,4% in aree considerate molto pericolose. La parte rimanente non è a rischio.

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