Una bambina di 4 anni è stata recuperata in alto mare, dopo essersi allontanata indisturbata sul suo gonfiabile a forma di unicorno.
Una vicenda assurda, fortunatamente terminata a lieto fine, che ha visto come protagonista una bambina di soli 4 anni. È accaduto in Grecia, nel Golfo di Corinto, esattamente nella località di Rio (detta anche Rion), nel Comune di Patrasso. A ovest del centro abitato si estende una lunga spiaggia, meta di tantissimi turisti durante l’estate.
Dal 2004 è stato costruito il Ponte Rion Antirion, che collega la città con la Grecia Occidentale. Qui è accaduta una vicenda che ha dell’assurdo, e che avrebbe potuto avere ben altro epilogo. Il video, postato su Instagram dalla pagina ship spotting Greece, in realtà risale all’agosto 2020, e vede il recupero in mare aperto di una piccola, a bordo del suo unicorno gonfiabile. Ma che cosa è accaduto, precisamente?
È Grigoris Karnesis, capitano del traghetto intervenuto nel salvataggio, a raccontare tutto. Secondo quanto dichiarato dal capitano del traghetto, la bambina stava giocando sulla riva con il suo papà, quando una folata di vento, giunta improvvisamente e con forza inaudita, non ha sospinto la piccola, a bordo del suo gonfiabile, sempre più a largo. Il padre ha cercato di afferrarla, senza riuscirci.
Numerose persone presenti si sono tuffate in acqua, per raggiungere la bimba, ma la corrente del mare era troppo forte. Nel giro di un paio di minuti, la bambina è arrivata a 500 metri di distanza dalla spiaggia. I genitori hanno avvertito i soccorsi. Il gonfiabile si sarebbe potuto ribaltare, condannando la piccola, un pericolo scongiurato per puro caso.
Fortunatamente, l’equipaggio del traghetto Salaminomachos, guidato da Karnesis, che si trovava in zona per coprire la rotta Rio-Antirrio, avvertito dalla Capitaneria di Porto, si è subito adoperato per il salvataggio. La manovra per il salvataggio non è stata semplice, perché c’era il rischio di far ribaltare il gonfiabile, perciò il capitano ha dovuto posizionare il traghetto tra la bambina e le onde del mare, per fare da scudo.
La bambina era sotto shock, paralizzata dalla paura, e non faceva altro che piangere e urlare. Per fortuna è andato tutto per il meglio e la piccola è stata recuperata e riconsegnata ai genitori. Di vicende assurde il web è pieno, come nel caso della vicenda dell’animale rimasto incastrato nella cucina di una famiglia californiana, che abbiamo raccontato qui, oppure il panico tra le strade di Wellington, in Nuova Zelanda, scatenato dalla furia di due bovini imbizzarriti.
La vicenda della bambina in alto mare è andata per il meglio. È importante saper cosa fare in certi casi estremi. Restare in alto mare, da soli, non è certo una bella sensazione, ma se si agisce nella maniera corretta, si riesce a tornare a riva. Prima di tutto, occorre stare calmi, non farsi schiacciare dal panico, cercando di restare a galla. Non bisogna mai nuotare controcorrente, sono energie sprecate. Si deve nuotare in direzione parallela alla costa, raggiungendo una zona “secca”. Qui spieghiamo come reagire alle correnti di ritorno.