Una nuova emergenza si presenta nel campo dell’agricoltura: il glifosato. Usato contro i limiti consentiti attiva una bomba ad orologeria.
Uno dei problemi che si presenta maggiormente sull’agricoltura è l’uso di sostanze che oltre i limiti consentiti previsti dalla Legge, possono nuocere non solo le coltivazioni ma la nostra salute. Parliamo ad esempio del glifosato: per chi non lo sapesse, si intende un erbicida che dagli anni ’70 ad oggi viene usato sui campi.
Ma a quale prezzo? Elevato, se si pensa che questo può nuocere alla nostra salute. Il glifosato infatti può provocare una serie di problemi gravi come quelli respiratori. Per non parlare della elevata pressione del sangue nonché le reazioni allergiche. Ecco perché l’utilizzo continua a farci storcere il naso.
E’ stato condotto uno studio per valutare la qualità dei campi e come il loro stato di salute incida sullo stato delle acque. In particolare sono stati analizzati i prodotti fitosanitari che vengono impiegati dagli esperti del settore per coltivare i campi. Ed è proprio emerso che è il glifosato la sostanza più utilizzata. Ed il cui quantum è davvero spaventoso, si parla infatti di quasi un milione di tonnellate distribuite su centinaia di milioni di ettari coltivati.
E’ proprio l’elevata distribuzione di glifosato che lo rende pericoloso per l’uomo cagionando danni alla salute di notevole entità, come quelli sopra citati. Visto questo continuo uso smodato ed eccessivo del glifosato, si parla di cento volte oltre i limiti previsti per legge, se ne sta parlando a livello europeo.
Una discussione da cui scaturirà il nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, documento proposto dalla Commissione Europea la quale chiede in maniera abbastanza incisiva una riduzione notevole di queste sostanze, solo così si può alleggerire lo spettro dei danni alla salute dell’uomo. Un provvedimento comunitario che richiederebbe la diretta esecuzione in ogni paese dell’UE, tra i quali anche l’Italia.
Una manovra che richiederebbe l’approvazione del PAN pesticidi italiano, fermo al 2019 ossia dopo la sua scadenza. Intervenire prima che sia troppo tardi, questa presenza sui campi di glifosato incide altresì sulla salute degli animali; si parla infatti di declino del 60% degli uccelli con un evidente decremento di piante spontanee, pesci ed insetti.