Mais è stato 2 giorni nel fango, la sua storia ha commosso l’Italia

È uno degli eroi inaspettati dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, la sua storia ha davvero dell’incredibile

Mais è stato 2 giorni nel fango, la sua storia ha commosso l'Italia
Mais portato in salvo (Foto Facebook-Centro Fauna Selvatica Il PETTIROSSO-OrizzontEnergia.it)

In ogni luogo e in ogni epoca la natura e gli animali riescono a insegnarci lezioni di forza e resilienza e l’ultima è arrivata anche direttamente dall’Emilia-Romagna, devastata dall’alluvione, dove l’asino di nome Mais è diventato il simbolo di una terra martoriata ma indomita, in grado di risorgere anche dopo la catastrofe peggiore.

La recente inondazione che ha sconvolto l’Emilia-Romagna ha lasciato dietro di sé un paesaggio desolante ma in mezzo a questa scena di tristezza e disperazione, la figura di un asino bloccato nel fango per giorni ha risvegliato la speranza e la determinazione nei cuori delle persone. Quello che è accaduto, infatti, ha davvero dell’i credibile.

L’asino Mais, il simbolo della forza e della rinascita dell’Emilia Romagna, la sua storia da speranza a tutti

Mais è stato 2 giorni nel fango, la sua storia ha commosso l'Italia
Asinello Mais (Foto Facebook-Centro Fauna Selvatica Il PETTIROSSO-OrizzontEnergia.it)

Mais, questo il nome dell’asino che con la sua immagine di tenacia è diventato il faro di speranza in mezzo alla tempesta. Le sue lotte, combattute nel fango profondo e ostinato, hanno rivelato al mondo la forza inspiegabile che risiede dietro ad un cuore che non si arrende ma, come quello del ciuchino che non ha mollato nonostante sia rimasto intrappolato nel fango per giorni.

Le immagini di Mais impantanato fino alla pancia per due interminabili giorni hanno, infatti, fatto il giro dei social network e, quando finalmente è stato liberato grazie all’intervento dei volontari, la sua storia ha catturato l’attenzione di tutti, diventando un simbolo di coraggio nella devastazione totale.

La prima a condividere la storia dell’asinello é stata Silvia Gozzi, esperta del Centro di riabilitazione Loto, con una foto dell’animale stremato ma sano e salvo, che ha toccato il cuore di molti. Nel suo post Silvia Gozzi ha scritto: “Lui è Mais e per me è il simbolo di quello che sta succedendo in Romagna, rappresenta tutti quelli colpiti dal disastro che tuttavia vanno avanti senza mollare, tutto finirà e sarà più bello di prima.

Mais è stato 2 giorni nel fango, la sua storia ha commosso l'Italia
Mais il salvataggio (Foto Facebook-Centro Fauna Selvatica Il PETTIROSSO)-OrizzontEnergia.it

La salvezza di Mais però non è stata un miracolo, ma il risultato di un duro lavoro di squadra portato avanti dai volontari del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso, che hanno messo a disposizione le loro risorse per soccorrere gli animali in difficoltà.

Nonostante questa bella parentesi, tuttavia, la tragedia ha lasciato cicatrici profonde. Molti animali, sia negli allevamenti che tra i randagi, hanno purtroppo perso la vita a causa delle inondazioni e per i superstiti il rifugio è ora l’unico posto dove possono trovare riparo e cure.

In mezzo a tanta tristezza, la storia di Mais risplende come un simbolo di rinascita e speranza, il suo coraggio, la sua determinazione e la sua capacità di superare le avversità sono un inno alla vita che va avanti, nonostante tutto.

Ed è questa la lezione che Mais, il coraggioso asinello dell’Emilia-Romagna ci lascia, soprattutto per il futuro dei cittadini colpiti che da adesso e più che mai avranno bisogno di forza e determinazione per tornare a prendere in mano la loro vita di sempre.

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