Uno studio mette in evidenza il pericolo che sta minacciando le coste dei Caraibi: un parassita sta facendo strage di ricci di mare.
Da circa un anno, sulle coste del mare dei Caraibi e negli Stati Uniti meridionali, sta accadendo un fenomeno davvero particolare. Dopo le insolite e ripetute morie di massa, gli studiosi hanno iniziato a preoccuparsi, cercando il capire il perché. Nelle Isole Vergini sono stati trovati migliaia di ricci di mare morti, trasportati dalla corrente verso la spiaggia.
Un cimitero di Diadema antillarum, chiamati anche ricci di mare neri, o ricci di mare a spina lunga. Si tratta di una specie appartenente alla famiglia delle Diadematidae, caratterizzata da spine lunghissime e nere, spine che perdono quando muoiono o sono malati, in questo caso a seguito dell’attacco di un patogeno unicellulare chiamato Philaster apodigitiformis.
Il parassita killer che sta facendo strage di ricci di mare
Il Philaster apodigitiformis appartiene alla sottofamiglia di Scuticociliati, gli studiosi che si occupano di questo terrificante fenomeno, scrivono che la strage è iniziata a gennaio 2022, e poi ha proseguito fino ad oggi. Tra l’altro, l’agente killer di questi ricci di mare è stato individuato soltanto qualche giorno, un microrganismo marino unicellulare molto pericoloso che è stato isolato dai campioni prelevati.
Come scrive Ian Hewson, docente della Cornell University, nel suo articolo pubblicato sulla testata Science Advances, “non è detto che i ciliati siano per forza pericolosi e che scatenino una mortalità di massa”. Gli Scuticociliati, che comprendono un numero enorme di microrganismi, sono sparsi in tutti i mari del pianeta. Alcuni, a quanto pare, sono più pericolosi di altri.
Gli scienziati non sanno, però, in quali condizioni ambientali si scatenino, e non sanno il perché il Philaster apodigiformis stia facendo questa strage. Inoltre, non si sa neanche come reagire a questi accadimenti, per proteggere i ricci dal parassita che li sta decimando. Non esiste un trattamento efficace per rendere innocuo l’agente patogeno. Gli studi su questo patogeno unicellulare, comunque, proseguono.
I Diadema antillarum svolgono un ruolo importantissimo per l’ecosistema delle barriere coralline caraibiche, già in sofferenza per via dei cambiamenti climatici. Questi, si nutrono di alghe, liberando gli stessi coralli. Già negli anni ’80 c’era stata una moria assurda di questi animali marini, la cui causa rimane tutt’ora sconosciuta.
I ricercatori, dopo studi approfonditi, hanno osservato gli i ricci colpiti dai microorganismi perdono le spine dopo 4 o 5 giorni dopo aver contratto l’infezione. Secondo gli esperti, a compromettere la salute dei ricci di mare non sono solo gli agenti patogeni, ma anche altri fattori di stress ambientale.