Sperimentata la cura del freddo per salvare i libri dall’alluvione in Emilia-Romagna. Ecco tutti i dettagli.
Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare dell’alluvione dell’Emilia Romagna. I danni causati da quest’ultima sono davvero ingenti, e ad oggi si contano 14 vittime certe.
Si contano però anche danni alle infrastrutture, ma quasi nessuno parla del patrimonio culturale e letterario della regione italiana.
Tra le istituzioni colpite maggiormente, infatti, spunta la Biblioteca Manfrediana di Faenza, divenuta simbolo di questa tragica catastrofe.
Purtroppo, la biblioteca di Faenza non è l’unica ad aver subito danni. Numerose altre biblioteche hanno visto i propri libri sommersi da acqua e fango, rischiando di perderli irrimediabilmente.
Tantissimi libri sono andati quindi persi, ma sembra esserci ancora speranza grazie alla cura del freddo. Scopriamo in cosa consiste.
Il metodo della cura del freddo per salvare i libri in Emilia Romagna: in cosa consiste
Se tanti libri sono andati distrutti, esistono ancora altri che possono essere ancora salvati. Sebbene nella maggior parte dei casi i testi più recenti possano essere rimpiazzati, ci sono libri antichi e preziosi che non possono essere sostituiti né ristampati.
Questo è il caso dei 1.381 libri stampati nel Cinquecento conservati nella biblioteca del Seminario Vescovile di Forlì. Come possiamo fare per preservarli?
Una possibile soluzione, già sperimentata in casi straordinari come per l’alluvione di Firenze del 1966, potrebbe essere quella della cura del freddo che consiste nel congelare i libri in attesa di poterli restaurare.
Questo processo consiste nel conservare i libri a basse temperature, in modo da prevenire lo sviluppo di funghi e altri danni causati dall’acqua.
Inizialmente, l’azienda Orogel e Bofrost si occuperanno del processo, trasportando i libri nei loro impianti industriali presenti in Emilia e Romagna.
Successivamente, gli esperti del laboratorio di restauro del libro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si occuperanno di ripristinare questi preziosi manufatti.
È importante sottolineare che questa tecnica viene applicata solo in situazioni di emergenza, quando i danni causati dall’acqua sono gravi.
Sebbene possa sembrare un approccio insolito e inizialmente spaventoso, la congelazione dei libri è una soluzione provata e sicura per preservare i materiali danneggiati dall’acqua. Questo metodo è stato sviluppato nel corso degli anni ed è stato utilizzato con successo in situazioni di disastro simili.
La speranza è quindi che questa tecnica possa mantenere al sicuro e salvaguardare i libri a rischio, consentendo loro di continuare a raccontare le loro storie e preservare la nostra preziosa eredità culturale per le future generazioni.