L’energia rinnovabile prodotta in Finlandia è da record: questo ha portato i prezzi dell’energia in negativo. Scopriamo maggiori dettagli su cosa è successo.
L’energia rinnovabile prodotta in Finlandia ha raggiunto picchi storici. È talmente tanta che il prezzo dell’energia è diventato in negativo.
Quello dell’energia è uno dei temi più discussi a livello europeo dal 2022 in particolare a seguito del conflitto russo-ucraino: l’aumento dei costi della materie prime e il caro energia imperante hanno portato i paesi a correre ai ripari.
In Finlandia si sono mossi i passi verso l’autosufficienza energetica che ha portato in queste settimane a un risultato inaspettato. Nel paese i prezzi dell’elettricità sono scesi e per una giornata sono stati in negativo.
Finlandia, l’energia rinnovabile è in surplus: le conseguenze
Lo scorso mercoledì i finlandesi sono rimasti davvero stupiti nell’apprendere come i prezzi dell’energia siano diventi negativi (cosa che di solito può accade di notte). A diffondere la notizia è stato Jukka Ruusunen, amministratore delegato della Fingrid, rete finlandese.
Ma come mai in Finlandia i prezzi dell’energia sono in negativo? Il motivo è da ricercare nel surplus dell’energia rinnovabile prodotto dal Paese. Lo scorso inverno in generale i paesi nordici, a fronte dei cambiamenti climatici, hanno vissuto un inverno davvero mite che ha portato a ghiacciai e neve sciolti appena è arrivata la primavera. L’acqua di disgelo non è stata lasciata libera, ma è stata riutilizzata per dare motore a centrali idroelettriche destinate alla produzione energia.
Oltre a questo si sono intensificati i parchi eolici e i reattori nucleari. Il risultato? Un surplus di energia rinnovabile prodotta nel Paese durante questa primavera 2023, che si discosta molto rispetto all’inverno.
Questa fonte essendo rinnovabile è un’ottima alternativa in ottica di sostenibilità, rappresentando un chance vincente per la transazione ecologica del futuro che mira a rendere la Finlandia autosufficiente. D’altronde dallo scorso anno era scattato il divieto di importare energia dalla Russia a seguito dello scoppio del conflitto contro l’Ucraina portando a una crisi energetica, rientrata poi grazie all’attivazione del reattore nucleare Olkiluoto 3, grazie al quale il prezzo dell’energia si è ridotto del 75%.
Ora si guarda al 2035, anno in cui i finlandesi desiderano raggiungere la neutralità climatica rendendo l’energia eolica la primaria del Paese.