È difficile restare immuni al fascino di un tramonto, tanto che questo infonde pace interiore, ma perché i tramonti ci piacciono così tanto?
Il fascino di un tramonto non ha eguali, un fenomeno della natura che sa tanto di miracolo, in grado di meravigliare, di sbalordire, di offuscare occhi e mente. I tramonti testimoniano la bellezza del creato, un regalo con cui il pianeta ci delizia ogni giorno. Ma come mai, i tramonti ci affascinano così tanto? Perché rievocano in noi pace interiore e smuovono una serie di profondi sentimenti?
Questo fenomeno atmosferico regala stupore e stimola la mente, deliziando lo sguardo. In particolare, si resta a bocca aperta quando si ammira un tramonto sul mare, in collina, oppure tra le montagne. Ma il tramonto è pieno di magia in qualsiasi luogo, anche nel posto più brutto al mondo, capace di rendere bellissimo, anche se solo per pochi minuti, tutto l’ambiente.
Immortalati in migliaia di quadri e di fotografie, onorati in tante canzoni, inquadrati in migliaia di film romantici e raccontati dai grandi scrittori in centinaia di romanzi e poesie. Il cielo tinto di arancione, con sfumature gialle e rosse, tempestato da leggiadre nuove grigie, è un panorama mozzafiato, che trasmette benessere interiore, ma per quale motivo?
Se lo sono chiesti alcuni ricercatori dell’Università di Berkeley, in California, trovando spiegazioni plausibili. Secondo il team che ha condotto la ricerca, tra le varie scelte cromatiche, l’accostamento tra azzurro e arancione è il mix perfetto per trasmettere benessere all’uomo. Non si sa per quale motivo atavico e primordiale, ma gli esseri umani si rilassano con questi due colori, specie se accostati.
Il cielo azzurro, il sole che si tinge di arancione, sono un binomio che allieta la vista e infonde calma e serenità, ma non solo, perché queste due tonalità stimolano la creatività, l’ispirazione e suscitano tante emozioni profonde. Tra l’altro, secondo alcune antiche leggende, il momento finale di un tramonto darebbe vita a una sfumatura particolare, definita “raggio verde”, ossia l’ultimo raggio di sole distinguibile prima del crepuscolo.
Chi nota questo raggio verde, secondo alcune antiche fonti letterarie, è destinato a innamorarsi. Tornando alle spiegazioni scientifiche, i ricercatori scrivono che la luce tenue del tramonto provoca un senso di relax, che induce poi alla contemplazione. Le luci offuscate e tenui, come quelle delle candele, ad esempio, inducono rilassatezza e sono associate al romanticismo. Insomma, l’uomo è innamorato dei tramonti per una condizione naturale e primordiale.