Ciliegie, salubri o tossiche? 7 cose che non sai su questo frutto
1 anno fa
Sapevi che le ciliegie possono rivelarsi tossiche? In quale circostanza? Tutto quello che c’è da sapere su questo frutto.
Le ciliegie sono frutti succosi, dotati di un forte appeal. Il loro sapore dolce e la loro versatilità in cucina li rendono gli ingredienti perfetti per numerose ricette. Dalle torte ai cocktail passano per il salato, questi frutti sono davvero dovunque nel periodo estivo. Tuttavia, dietro la loro apparenza invitante, le ciliegie nascondono alcune importanti caratteristiche che è importante conoscere e tenere a mente ogni qual volta le si desidera consumare. Scoprite sette curiosità su questo frutto che forse ancora non sapete.
Ciliegie tossiche: il segreto sta nel nocciolo
Migliaia di varietà: le ciliegie appartengono alla famiglia delle Rosaceae e sono originarie dell’Asia occidentale. Ad oggi si presentano in diverse varietà, tra cui le amarene, le ciliegie rosse, gialle e nere. Nel mondo se ne contano circa 1.500, di cui più di 300 presenti in Italia. Una delle ciliegie più famose della nostra penisola è sicuramente la ciliegia di Bracigliano, un’eccellenza campana rinomata in tutto il mondo.
Benefici per la salute: questi frutti non sono solo gustosi, ma offrono anche diversi benefici per la salute. Sono ricchi di antiossidanti, che possono aiutare a combattere i processi infiammatori. Inoltre, contengono vitamina C, vitamina A e minerali come il potassio. Si ritiene che le ciliegie possano favorire la salute del cuore.
Contengono melatonina: le ciliegie sono una delle poche fonti alimentari naturali di melatonina, un ormone che regola il ritmo sonno-veglia nel corpo. La melatonina può aiutare a migliorare la qualità del sonno e combattere l’insonnia. Quindi, mangiare ciliegie potrebbe essere benefico per coloro che soffrono di disturbi del sonno.
Attenti alle allergie: come molti altri frutti, le ciliegie possono provocare allergie nei soggetti predisposti. I sintomi di un’allergia alle ciliegie \includono prurito, gonfiore ed eruzioni cutanee. In rari casi, possono verificarsi reazioni più gravi come difficoltà respiratorie. Se si sospetta di essere allergici alle ciliegie, è consigliabile consultare un allergologo per una diagnosi corretta.
Ciliegie nella storia: le ciliegie hanno una lunga storia culturale e sono state menzionate in vari racconti e miti nel corso dei secoli. Sono state anche dipinte in opere d’arte rinomate, come “La ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer. Nella tradizione popolare, le ciliegie sono spesso associate all’estate e al piacere di mangiare frutti freschi durante la stagione calda.
Non solo ricette dolci:le ciliegie sono un ingrediente versatile in cucina. Possono essere consumate fresche, utilizzate per preparare dolci come torte, crostate e gelati, o persino trasformate in salse o sciroppi per accompagnare piatti salati come carni e formaggi. In alcune regioni, le ciliegie vengono anche utilizzate per produrre liquori come il Maraschino.
Il segreto sta nel nocciolo: anche se vengono comunemente considerate un frutto sicuro, le ciliegie possono rivelarsi dannose per la salute. I semi di questi frutti, che comunemente chiamiamo noccioli, contengono acido cianidrico, un veleno molto diffuso in natura, che ostacola il trasporto dell’ossigeno da parte del sangue. Tuttavia, questa sostanza viene rilasciata solo se i noccioli vengono danneggiati con i denti o ingeriti e la quantità di acido cianidrico rilasciata da un singolo nocciolo non va a toccare l’organismo. Si stima che i primi effetti collaterali importanti si verifichino dopo aper rotto con i denti circa 3-4 noccioli di amarena o 7-9 noccioli di ciliegie rosse o nere. Per questa ragione è molto importante sputare il nocciolo. L’ingestione spontanea senza rottura del nocciolo, invece, non è pericolosa.
Sono laureata in Scienze della Comunicazione e frequento attualmente una magistrale di Storia. Sono da sempre appassionata di arte, cinema e musica. Scrivo da quando sono piccola e spero di poter continuare a farlo per molto tempo ancora.