Una scoperta straordinaria documentata dal famoso naturalista, le immagini hanno rivelato il ritorno del “fantasma dei boschi”
Il fascino del vastissimo ecosistema che caratterizza la nostra penisola è dato dell’importante varietà di fauna e flora che il nostro paese è in grado di ospitare, una variabilità che, tuttavia, è andata perdendosi nel tempo a causa di inquinamento, disboscamento o caccia non regolamentata.
In questo contesto anche una delle presenze più misteriose dei boschi è andata via via sparendo, ma come spesso accade la natura è sempre in grado di riservare sorprese e grazie ai due abili fotografi documentaristi di fauna selvatica, Paolo Rossi e Nicola Rebora, è stata riportata alla luce una meravigliosa scoperta, ovvero il ritorno del gatto selvatico europeo, o Felis silvestris silvestris, nelle selvagge lande dell’Appennino piemontese e ligure.
Stupore per il ritorno del gatto selvatico sull’Appennino, le immagini sono virali sul web
L’avventura dei due naturalisti è stata condensata in un emozionante documentario intitolato “Dove l’uomo non è più sovrano”, presentato al prestigioso festival Cinemabiente.
Lì, tra le sequenze spettacolari e le descrizioni coinvolgenti, il protagonista indiscusso è il gatto selvatico europeo in libertà, nella verde Val Borbera, in provincia di Alessandria.
Questo ritrovamento segue i primi avvistamenti del 2018 in Liguria, sempre ad opera di Rossi e Rebora.
Le immagini, di una nitidezza sorprendente, sono state catturate nei freddi mesi invernali del 2018 e della primavera del 2019, con l’uso di una semplice videocamera trappola situata in Alta Val Trebbia, in provincia di Genova.
Queste immagini rappresentano una testimonianza tangibile del ritorno di questo felino maestoso nelle zone tra Piemonte e Liguria, lungo i sentieri ondulati degli Appennini.
Queste scoperte, una volta analizzate da Stefano Anile, uno dei più grandi esperti di gatti selvatici, sono state confermate come le prime prove indiscutibili della presenza di questo felino proveniente dal centro Italia, che ora ha esteso il suo territorio fino al Nord.
Il gatto selvatico è un abitante solitario ed elusivo delle foreste, con una propensione per le abitudini notturne, è un amante delle regioni boschive con abbondanti cavità rocciose in cui rifugiarsi ed evita solitamente i luoghi montuosi, forse a causa della difficoltà di trovare cibo e di spostarsi facilmente nel gelo invernale.
La sua caratteristica più distintiva rispetto al gatto domestico è la sua coda tozza, “a mazza da baseball”, e le quattro striature nere lungo la schiena.
La presenza di questo misterioso felino è ancora piuttosto rara in Italia, con una stima approssimativa di poche migliaia di esemplari in tutto il paese, compresa la Sardegna.
Tuttavia, la sua popolazione sta lentamente crescendo, in particolare nel Nord-Est e nell’Appennino settentrionale.
Il ritorno del gatto selvatico sull’Appennino è una notizia di enorme importanza, un segno tangibile della resilienza della natura e della sua volontà di riappropriarsi dei suoi spazi.
Un ritorno frutto del crescente senso di responsabilità verso la natura ed i suoi abitanti che non potrebbe farci più piacere e, se sarete fortunati, forse un giorno riuscirete a fare anche voi un incontro fugace con questa creatura silenziosa e sorprendente che piano piano sta riconquistando anche il suo habitat naturale oltre che i divani delle nostre abitazioni ad opera del suo cugino domestico.