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Wangiri, la truffa della telefonata senza risposta: come riconoscerla e bloccarla

È stata battezzata con il nome di Wangiri, la truffa della telefonata senza risposta: vediamo come riconoscerla e bloccarla.

Chiamata da uno sconosciuto (Canva) – Orizzontenergia.it

Per la nuova truffa, che gira da un po’ di tempo, è stata adottato un termine giapponese, Wangiri, che significa letteralmente “Uno (squillo) e butta giù”. Si tratta di una telefonata senza risposta, che può essere pericolosa. Come segnala l’Europol, l’Ufficio Europeo di Polizia che ha il compito di sostenere gli stati della UE nella prevenzione e nella lotta alla criminalità organizzata, compresa quella informatica, bisogna saper riconoscere la truffa.

La truffa si riconosce attraverso alcuni segnali, e perciò deve essere subito segnalata agli operatori telefonici e alla polizia postale. Ad oggi, Wangiri è la truffa telefonica più diffusa nel mondo, e forse anche la più vecchia, dato che le prime testimonianze si hanno sin dai primi anni 2000. Eppure, nonostante gli anni, questa truffa funziona ancora ed è molto redditizia. Come fermarla?

Come riconoscere la truffa telefonica Wangiri e come bloccarla

Donna riceve telefonata sospetta (Canva) – Orizzontenergia.it

Purtroppo, sono sempre di più le vittime della truffa, e così l’Europol fornisce alcuni consigli per tutelarsi. Ma come funziona, esattamente, e perché è così pericolosa? In pratica, si riceve un solo squillo, proveniente da un numero estero. Se si richiama il numero, ecco che si attiva una segreteria telefonica. In alcuni casi, però, non c’è nemmeno la segreteria, ma solo un silenzio sospetto.

Il numero estero, in realtà, è un numero a tariffazione speciale, che comporta il costo di svariati euro per minuto. Secondo i calcoli effettuati, in media, ogni dieci secondi di Wangiri vengono sottratti circa 1,5 euro, che non solo sono scalati dal conto telefonico, ma che attivano dei servizi di abbonamento. In questo caso, la vittima, ignara di tutto, mensilmente si vede scalare il conto.

Come riconoscere la truffa telefonica

Signore al telefono che legge credenziali del suo bancomat (Canva) – Orizzontenergia.it

Solo dopo mesi, forse, ci si rende conto di essere stati truffati, tuttavia, è quasi impossibile risalire al colpevole, e così non resta che cambiare scheda telefonica. I consigli delle Forze dell’Ordine sono chiari: bisogna fare attenzione a tutte le chiamate provenienti dall’estero, i prefissi internazionali utilizzati con più frequenza sono quello della Moldavia (+373), del Kosovo (+383) e della Tunisia (+216).

Il numero di telefono cambia ad ogni telefonata, randomizzato dai software. Ovviamente, dall’altro capo della linea non ci sono operatori, ma chiamate automatiche preimpostate. Quando si riceve uno squillo, non bisogna mai richiamare il numero. È inutile anche bloccarlo, poiché, essendo random, le telefonate cambiano sempre il numero di partenza. Ma si può agire in un modo efficace, ossia bloccando tutte le chiamate provenienti dall’estero.

Altrimenti, si può scaricare la App Truecaller, o altre simili, capaci di bloccare in autonomia le chiamate sospette in entrata, già segnalate da altri utenti. Meglio essere sempre previdenti e non incappare in truffe del genere, mettendo a tacere la propria curiosità. Tra l’altro, sono numerose le truffe informatiche e telefoniche, ma non solo. Tempo fa, ad esempio, abbiamo parlato della truffa delle e-bike, oppure della truffa energetica.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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