Nido di bombo, come riconoscerlo e cosa fare se ce l’hai in giardino

In giardino, può capitare di notare dei piccoli nidi marroni, sparsi magari tra le foglie, oppure nei tronchi degli alberi: ecco come riconoscere un nido di bombo.

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Un bombo intento nell’impollinazione (Canva) – Orizzontenergia.it

Sono dei piccoli nidi di colore marrone, dalla forma cilindrica, e spesso li si trova sparsi tra le foglie e tra i rametti, al suolo, oppure tra le cavità dei tronchi d’albero. Sono delle piccole cellette di cera, che a prima vista potrebbero sembrare nidi di uccello. In realtà, si tratta di nidi di bombi, gli insetti impollinatori preziosi per l’ecosistema e per il ciclo della natura, anche se la loro esistenza è messa in forte rischio.

I bombi, impollinatori importanti quanto le api (tra l’altro ne sono imparentati), utilizzano queste cellette di cera per la loro nidificazione. Sono animali sociali, che vivono in colonie, si divertono e giocano (come evidenzia uno studio in laboratorio) e proteggono la loro regina, la quale, in primavera, inizia il suo ciclo vitale. Quando le temperature iniziano a salire, la regina si risveglia, dopo aver riposato per tutto l’inverno, e sceglie il luogo dove riprodursi.

Nidificazione del bombo: riconoscere il nido di questo insetto è semplice

caratteristiche nido bombo
Nido dei bombi (Canva) – Orizzontenergia.it

Una volta che la regina, insieme alla sua colonia, trova l’angolo perfetto dove nidificare, incomincia a costruire questi nidi fatti di polline e di cera, materiali raccolti dall’intera colonia. Se la regine sceglie un particolare ambiente, che può essere il nostro giardino, significa che l’ambiente è salubre e in salute. Per questo motivo, occorre fare attenzione a non distruggere il nido.

Qui nascerà poi una nuova colonia, la quale, l’anno seguente, si sposterà, andando a colonizzare altri spazi e a raccogliere il polline dei fiori. La regina deporrà le uova. I primi bombi a nascere saranno tutti femmine operaie, che si occuperanno di immagazzinare e proteggere il polline. Le nuove regine nasceranno in tarda estate, insieme ai bombi maschi. Avverrà poi la riproduzione e nascerà la nuova generazione.

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Un bombo vola verso il fiore (Canva) – Orizzontenergia.it

La cosa curiosa da notare è che soltanto pochi bombi maschi avranno il privilegio dell’accoppiamento. La maggior parte, infatti, sarà destinata a rimanere da sola, ad allontanarsi dal nido e a vagare in solitudine. In autunno, la regina perderà la vita, terminando il suo ciclo vitale, dopo aver generato quella delle nuove regine, le quali si risveglieranno durante la primavera seguente.

Un processo vitale molto complesso e organizzato sin nei minimi dettagli, tra l’altro importantissimo per l’ecosistema e per l’impollinazione dei fiori. Ecco perché non bisogna interferire con i bombi, distruggendo il loro habitat. Questi simpatici insetti, così come le api, le farfalle e tutti gli altri impollinatori, devono essere protetti, soprattutto oggi, che sono in continua diminuzione a causa dei cambiamenti climatici e ai pesticidi utilizzati in agricoltura.

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