Secondo i dati dell’AEA (Agenzia Italiana per l’Ambiente), l’Italia ha il primato per quanto riguarda le città più inquinate d’Europa. Ecco quali sono le città “incriminate”.
Secondo un recente studio dell’AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) numerose città in Europa affrontano una situazione preoccupante in quanto ad inquinamento e concentrazione di polveri sottili. Ben 15 città italiane sono incluse nella lista delle 32 città più inquinate secondo l’agenzia europea. Le città sono classificate sulla base dei livelli di particolato fine (PM 2,5), una sostanza particolarmente inquinante e pericolosa per l’uomo, registrato negli ultimi due anni. I dati sembrano essere confermati anche dal più recente dossier di Legambiente, noto come MalAria 2023. Una panoramica tutt’altro che positiva, che spinge a farsi domande sulla questione ambientale, soprattutto nelle aree più industrializzate del nostro paese. Vediamo insieme i dati.
Alla testa della classifica delle città più inquinate d’Europa si posizione la polacca Now Satz, seguita da Cremona, dalla città croata di Slavonski Brod e poi da Brescia. Ben due città italiane dunque nella top 4 delle città con il più alto tasso di inquinamento. Nella top10 troviamo incluse anche Vicenza e Pavia. Secondo la mappa diffusa dall’agenzia europea, queste città hanno una qualità dell’aria “molto scarsa”, che le rende luoghi difficili in cui vivere. Al contrario, le tre città con l’aria più pulita ci sono Umeå in Svezia, Tampere in Finlandia e Funchal in Portogallo. Di città italiane, in questa classifica, se ne contano ben sei: Sassari, Genova, Livorno, Salerno, Savona e Catanzaro. Tra queste, Sassari si aggiudica il primato come città nella quale è possibile respirare l’aria più pulita.
Le particelle PM 2,5 misurate nello studio dell’AEA non sono l’unica fonte di inquinamento. Il dossier MalAria 2023, infatti, tiene anche in considerazione i livelli di PM10. Sulla base di questi dati ci è possibile identificare Torino come città con uno dei più alti tassi di inquinamento in Italia. Ricordiamo che secondo una delle più recenti normative europee, la concentrazione di PM10 non può superare il limite di 40 µg/mc per più di 35 giorni in un anno.
Ogni hanno sono quasi 55mila le morti premature dovute all’alta concentrazione di sostanze tossiche e cancerogene nell’aria. Gli studi sull’inquinamento ambientale dovrebbero aiutarci a comprendere quali sono le zone più interessate da questo fenomeno (come ad esempio la Pianura Padana, dove si trovano quasi tutte le città con il più alto tasso di inquinamento presenti nei due dossier) e come agire a livello personale e nazionale per cambiare la situazione.