Secondo gli scienziati, il campo magnetico della Terra sta subendo un’inversione, ma uno scenario del genere cosa potrebbe comportare?
In tempi relativamente brevi, almeno secondo i calcoli degli scienziati, il nostro pianeta subirà l’inversione del suo campo magnetico. Il campo magnetico è una barriera che protegge la Terra dalle radiazioni solari, schermandole. L’origine del campo magnetico, ancora oggi, non sono del tutto chiare, questo scudo è prodotto dai moti del ferro liquido, l’elemento più abbondante nella parte esterna del pianeta, il quale determina il fenomeno della geodinamo.
La teoria della dinamo planetaria, in fisica, viene spiegata come un meccanismo tramite il quale un corpo celeste genera un campo magnetico. Questi corpi celesti, dunque, produrrebbero campi protettivi grazie al movimento delle sostanze presenti nel loro nucleo. Nel caso della Terra, queste sostanze sono ferro e nichel, in forma liquida. Ma i cambiamenti della geodinamo possono provocare drastici cambiamenti del campo magnetico terrestre, addirittura possono invertirlo.
Inversione del campo magnetico della Terra: gli scienziati si interrogano sui possibili scenari
Il campo magnetico terrestre può variare di declinazione e di intensità. Quest’ultima, infatti, è diminuita progressivamente nel corso dei secoli. Ogni 200 mila anni si verifica un’inversione, tuttavia, per ovvi motivi, non si hanno certezze sulle tempistiche. Secondo gli esperti, l’ultima volta che è accaduta una cosa simile (questa sì con certezza), è stata 773 mila anni fa.
Esistono anche effetti simili ma meno drastici, come quello accaduto circa 40 mila anni fa, un evento noto come escursione di Laschamp, mentre l’inversione del campo magnetico è durata oltre 400 anni all’interno dell’ultima glaciazione. Ora, il nostro pianeta, potrebbe essere nuovamente investito dal fenomeno dell’inversione del campo magnetico.
L’intensità del campo magnetico è diminuita del 10% rispetto agli inizi del 1800, inoltre si nota una chiara diminuzione di intensità ai Poli, soprattutto in Antartide, ma anche in sud America e in Sud Africa. Quali sono le possibili conseguenze per un simile scenario? Ovviamente, diminuendo il campo magnetico, lo scudo terrestre che ci proteggere dai raggi solari sarebbe più debole.
Tutti gli esseri viventi, dunque, sarebbero maggiormente esposti ai raggi solari, e aumenterebbero i rischi per la pelle, compresi i tumori da raggi UV. Inoltre i raggi solari potrebbero compromettere il funzionamento di apparecchiature, satelliti e telescopi, nonché di rete elettriche e telecomunicazioni.
Insomma, non sarebbe uno scenario rassicurante. Gli studi sul fenomeno proseguono, chissà, forse tra qualche decennio inizierà una nuova era per la Terra. Tra l’altro, questo del campo magnetico non è il solo fenomeno curioso che sta accadendo nello spazio, ad esempio, anche il sole, la nostra stella, sta subendo particolari trasformazioni, come il distaccamento di filamenti di plasma solare.