Sapevi della malattia del mare? Una patologia che colpirà diversi posti. Vediamo di cosa si tratta e perché è così pericoloso per noi.
Ci stiamo preparando alla stagione estiva, tutti quindi desiderosi di tuffarci in acqua e godere di alcuni momenti spensierati. Le alte temperature, il caldo veramente afoso e rovente che percepiamo tutto il giorno ci invogliano a stare in spiaggia e trascorrere ore in compagnia delle onde.
Ma sapevi che tutto questo potrebbe avere i giorni contati? A quanto pare infatti sono stati condotti degli studi dai quali è emerso come vi sarebbe una malattia – chiamata del mare – che potrebbe diffondersi a macchia d’olio e rovinare tutto. Di cosa stiamo parlando? ecco l’esito di una ricerca che ti sconvolgerà.
La malattia del mare, di cosa si tratta?
Gli scienziati non avrebbero dubbi; i mari più caldi del pianeta sono viziati da una malattia che i ricercatori ritengono potrà espandersi notevolmente nei prossimi 75 anni circa; una situazione che andrà a nuocere sia l’ecosistema che la biosfera. Lo studio ha avuto come focus le infezioni che funghi e batteri causano ai coralli e quindi all’intera barriera corallina.
La causa di questa infezione è da vedere nell’innalzamento della temperatura delle acque dei mari e degli oceani, è questo surriscaldamento a generare e diffondere questa malattia. Ma non solo, la situazione è particolarmente grave perché hanno analizzato gli scienziati gli ultimi cent’anni ed è emerso che la proliferazione della malattia è aumentata soprattutto negli ultimi 25 anni.
Chiaramente – neanche a dirlo – dietro questa situazione pericolosa per i coralli che gli potrà provocare la morte, si cela la mano malvagia dell’uomo; è lui infatti che se continua a produrre gas serra in questo modo, entro la fine del secolo le infezioni che colpiranno i coralli supereranno il 75%, rispetto al 9,92% di oggi. La situazione è davvero pericolosa e merita di essere monitorata anche per tentare di trovare una valida soluzione.
Il problema è, dicono comunque gli esperti, che non si può stabilire con certezza le zone colpite e in che modo, questo significa pertanto non avere la possibilità di prevenire e porre rimedio. Anche questo è da inserire alla stregua delle conseguenze della crisi climatica da attenzionare a livello globale.