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La malattia del mare, colpirà diversi posti: di cosa si tratta

Sapevi della malattia del mare? Una patologia che colpirà diversi posti. Vediamo di cosa si tratta e perché è così pericoloso per noi. 

mare orizzonte – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Ci stiamo preparando alla stagione estiva, tutti quindi desiderosi di tuffarci in acqua e godere di alcuni momenti spensierati. Le alte temperature, il caldo veramente afoso e rovente che percepiamo tutto il giorno ci invogliano a stare in spiaggia e trascorrere ore in compagnia delle onde.

Ma sapevi che tutto questo potrebbe avere i giorni contati? A quanto pare infatti sono stati condotti degli studi dai quali è emerso come vi sarebbe una malattia – chiamata del mare – che potrebbe diffondersi a macchia d’olio e rovinare tutto. Di cosa stiamo parlando? ecco l’esito di una ricerca che ti sconvolgerà.

La malattia del mare, di cosa si tratta?

fondale marino con pesci – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Gli scienziati non avrebbero dubbi; i mari più caldi del pianeta sono viziati da una malattia che i ricercatori ritengono potrà espandersi notevolmente nei prossimi 75 anni circa; una situazione che andrà a nuocere sia l’ecosistema che la biosfera. Lo studio ha avuto come focus le infezioni che funghi e batteri causano ai coralli e quindi all’intera barriera corallina.

La causa di questa infezione è da vedere nell’innalzamento della temperatura delle acque dei mari e degli oceani, è questo surriscaldamento a generare e diffondere questa malattia. Ma non solo, la situazione è particolarmente grave perché hanno analizzato gli scienziati gli ultimi cent’anni ed è emerso che la proliferazione della malattia è aumentata soprattutto negli ultimi 25 anni.

Chiaramente – neanche a dirlo – dietro questa situazione pericolosa per i coralli che gli potrà provocare la morte, si cela la mano malvagia dell’uomo; è lui infatti che se continua a produrre gas serra in questo modo, entro la fine del secolo le infezioni che colpiranno i coralli supereranno il 75%, rispetto al 9,92% di oggi. La situazione è davvero pericolosa e merita di essere monitorata anche per tentare di trovare una valida soluzione.

Coralli blu – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il problema è, dicono comunque gli esperti, che non si può stabilire con certezza le zone colpite e in che modo, questo significa pertanto non avere la possibilità di prevenire e porre rimedio. Anche questo è da inserire alla stregua delle conseguenze della crisi climatica da attenzionare a livello globale.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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